Adesso ci siamo stancati. Vandali o no, stupidi o meno, conta fino a un certo punto. Questi teppisti da quattro soldi devono pagare per le loro malefatte. La comunità civile di Lecce lo pretende. Non si tratta solo di stupidaggine, caro assessore Guido – Lei probabilmente è troppo educato e indulgente – è molto peggio in realtà. Danneggiare il presepe di piazza Sant’Oronzo offende chi ha faticato a costruirlo, offende i turisti che bramano la sua visione, offende il senso religioso di tanti di noi che considerano il presepe un fatto serio ed importante.
Eh no, abbiamo esaurito la pazienza, e non ci stiamo a far finta di nulla. Accade ogni anno, è successo troppe volte, e crediamo che non ci sia più molto spazio per giustificazioni di sorta. L’oltraggio non è ammissibile, come non è ammissibile ogni specie di irriverenza o dileggio di ogni cultura e fede.
Noi a quello strumento prezioso di rappresentazione della nostra cultura cristiana ci teniamo, abbiate pazienza, e ci teniamo in maniera convinta, senza imbarazzi. Prendersela con un universale simbolo di pace e benevolenza come il presepe non è consentito in una città evoluta, aperta e culturalmente avanzata, che celebra se stessa riflettendo la sua immagine nelle architetture barocche volute e realizzate in ragione di quello spirito religioso e quella fede cristiana che giustificano la bellezza sontuosa di Piazza Duomo e delle altre basiliche minori, assieme alle chiese e chiesette della splendida Lecce vecchia.
Guai a dimenticare questo, noi non vogliamo farlo, e siccome siamo convinti della ricchezza feconda di quella spiritualità evangelica che poggia la sua estrinseca legittimazione sulla rappresentazione scenica e artistica della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, ringraziamo, con ogni possibile sentimento di riconoscenza, chi ha impedito e impedisce offese e abusi al patrimonio culturale e religioso della nostra città, rammentando che, oggi, il presepe di Piazza Sant’Oronzo, è una istituzione degna di assoluto rispetto civico, oltre che di devozione religiosa.
