Gli attivisti salgono sugli alberi, abbattimento sospeso a Veglie

Ventidue in tutto le piante che avrebbero dovuto essere eradicate e che per il momento sono rimaste al loro posto. Questa sospensione è dovuta anche al cambiamento di strategia degli attivisti che, dopo i disordini di ieri, hanno deciso di salire su ogni pianta destinata a morire

Una piccola vittoria che comunque non impedirà, molto probabilmente, quello che ormai è un destino segnato. Oggi hanno vinto gli ambientalisti, ma da domani i vertici che hanno aderito al piano Silletti hanno deciso di comportarsi in modo diverso e di non rendere pubblico e mediatico l’abbattimento degli ulivi.

Monitoraggi sugli ulivi potenzialmente colpiti da Xylella fastidiosa ma senza alcuna eradicazione: è trascorsa così la mattinata nelle campagne di Veglie, dove ambientalisti e agricoltori hanno effettuato presidi nei fondi in cui c'erano alberi segnati e destinati ad essere eradicati secondo il piano di emergenza contro la propagazione del batterio che ha infestato alcune aree di uliveti nel Salento.

Ventidue in tutto le piante che avrebbero dovuto essere eradicate e che per il momento sono rimaste al loro posto. Questa sospensione è dovuta anche al cambiamento di strategia degli attivisti che, dopo i disordini di ieri, hanno deciso di salire su ogni pianta destinata a morire e di arrampicarsi per impedirne il taglio. Le misure, tuttavia, non sono state sospese ma semplicemente rinviate (forse già a domani) nel tentativo di evitare le proteste di lunedì a Oria, nel brindisino, quando un centinaio di persone ha cercato di impedire l'eradicazione di sette ulivi.

Si procederà per il futuro quindi in modo diverso, all'insegna, si è appreso, del massimo riserbo, modificando, non è escluso, anche il cronoprogramma iniziale. Gli attivisti stanno presidiando praticamente tutti gli accessi ai terreni agricoli dove ricadono le piante da abbattere, seguendo ogni spostamento del personale del Cfs e anche degli ispettori del Codile (Consorzio di difesa produzioni intensive) di Lecce incaricati della fase di campionatura delle piante ricadenti in un raggio di 200 metri da quelle infette.



In questo articolo: