Il sindacato Fsi Usae di Lecce, tramite il suo segretario Franco Perrone, ha lanciato un forte allarme riguardo alla situazione dell’Unità Operativa di Pediatria del P.O. Vito Fazzi di Lecce. Una nota del sindacato ha evidenziato una serie di problematiche critiche che, secondo la sigla, mettono a rischio sia i piccoli pazienti sia il personale sanitario, nonostante la recente nomina della professoressa Flavia Indrio come direttore dell’U.O.C. di Pediatria.
Personale insufficiente e carichi di lavoro eccessivi
La principale criticità sollevata riguarda la grave carenza di organico, che non riesce a far fronte alle molteplici attività del reparto. L’U.O.C. di Pediatria, con 18 posti letto ordinari che spesso diventano 20, si trova a gestire anche un OBI (Osservazione Breve Intensiva) Pediatrico e le consulenze del Pronto Soccorso.
L’enorme flusso di utenza è sottolineato dai dati forniti dal sindacato:
– circa 8.000-9.000 accessi all’anno per le consulenze di Pronto Soccorso, un numero definito “abnorme ed eccessivo”.
– 850 ricoveri ordinari e 125 ricoveri in Day Hospital nel 2024.
– 7.667 visite provenienti dal Pronto Soccorso nel 2024.
Questi numeri, che si mantengono anche nel 2025, non permettono di garantire i Livelli Minimi di Assistenza. Il peso di questa situazione ricade principalmente sul personale infermieristico e OSS, spesso costretto a lavorare con un solo operatore per turno per svolgere mansioni complesse come l’assistenza ai pazienti e il continuo trasporto per gli esami diagnostici.
Mancanza di sicurezza e condizioni lavorative inadeguate
Un ulteriore punto critico riguarda la posizione dell’OBI Pediatrico, che si trova lontano dall’U.O. di Pediatria. Questa distanza mette a rischio i pazienti in osservazione e costringe il personale a continue navette tra i diversi piani, aumentando ulteriormente i carichi di lavoro.
La nota sindacale denuncia anche le condizioni lavorative precarie, in particolare la situazione degli spogliatoi del reparto. Questi sono descritti come “del tutto inadeguati” per i 30 operatori sanitari, privi di servizi igienici dedicati e di un percorso standard per la gestione dello sporco/pulito.
Le richieste del sindacato

Di fronte a queste problematiche, il sindacato Fsi Usae ha avanzato richieste precise per risolvere le criticità e tutelare il personale e i pazienti. La richiesta principale è un incremento immediato dell’organico di infermieri e operatori socio-sanitari.
Inoltre, il sindacato chiede che al personale coinvolto nell’assistenza del Pronto Soccorso Pediatrico vengano riconosciute le indennità previste dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro), in particolare quelle per le terapie intensive/subintensive e l’indennità di Pronto Soccorso.
L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza il reparto, garantendo un’assistenza adeguata ai bambini e riconoscendo il giusto compenso e le idonee condizioni di lavoro per gli operatori sanitari.
