All’opposto del Vangelo. L’incomprensibile propaganda del patriarca russo Kirill

Appare illegittimo il proclama di un uomo di Dio che difende l’idea della guerra e l’opportunità di aggredire un altro Paese.

Sembra di ascoltare l’antitesi del messaggio cristiano quando il patriarca Kirill parla della guerra in Ucraina. La misericordia di Dio, il perdono e la non violenza risultano completamente dimenticati.

Se fosse l’Anticristo a parlare potremmo anche capirlo, ma dal pastore di una Chiesa non possiamo accettare certe uscite pubbliche. Lo diciamo da cristiani, se pur disposti su differenti posizioni teologiche, ed è per questo che non riusciamo a capire.
Appare illegittimo il proclama di un uomo di Dio che difende l’idea della guerra e l’opportunità di aggredire un altro Paese.
Senza contare le conseguenze di quelle azioni violente, che portano alla morte di tanti innocenti. Il Vangelo di fatto contraddice interamente questi proclami e queste forme di propaganda che costituiscono un autentico vilipendio del messaggio cristiano, capace invece di proporre ad oltranza solo ed esclusivamente la buona notizia dell’amore universale.
Un cristiano non può e non deve mai considerare la guerra come un’opzione. Essa stessa, di per sé, è una condanna dell’anima.



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