Hospice, le famiglie chiedono aiuto e l’associazione lancia l’appello ‘Più strutture per i malati terminali’

​L’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri dopo aver ricevuto numerose richieste di aiuto di famiglie salentine lancia un appello affinché in tutti i distretti sanitari ci sia una struttura adeguata ad ospitare i numerosi pazienti affetti da malattie terminali.

Se fino a pochi anni fa, al centro del delicato tema della cura dei malati oncologici terminali c’era la carenza di strutture adeguate, oggi anche in Italia è cresciuto il numero di hospice organizzati per assistere le persone in difficoltà.
  
Nonostante i progressi raggiunti anche in ambito “culturale”, dato che spesso sia queste strutture (viste come luoghi di morte e solitudine) che le cure palliative venivano guardate con diffidenza, i passi già fatti non bastano. Per questo l’associazione «Pronto Soccorso dei Poveri», presieduta da Tommaso Prima, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere alla Direttrice Generale della Asl di Lecce, Silvana Melli e al Responsabile Regionale delle Asl pugliesi, Gaetano Gorgoni per chiedere che in tutti i distretti sanitari salentini ci sia una struttura adeguata e operatori specializzati in grado di stare accanto non solo ai pazienti che soffrono, restituendogli la dignità ma anche ai loro parenti.
  
È già difficile fare i conti con determinate patologie, figuriamoci cosa possa provare un malato quando qualunque terapia si rivela del tutto inutile.  A questo servono gli Hospice e per questo l’associazione ha raccolto l’appello nato dalle numerose richieste di aiuto lanciata dalle famiglie salentine, in difficoltà.
  
Insomma, per il «Pronto Soccorso dei Poveri» le due strutture pubbliche attive nel Salento – una a San Cesario, l’altra a Tricase – non bastano a far fronte alle numerose richieste provenienti dal territorio. E allora perché non pensare di allargare il servizio anche ad altri distretti sanitari?



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