I giorni della Passione nel Salento, fra religione e folklore

Anche nella Metropolia di Lecce sono partite le celebrazioni del triduo Pasquale. Oggi in Cattedrale il metropolita mons. Domenico D’Ambrosio ha officiato la solenne Messa crismale. Questa sera i Sepolcri, domani Via Crucis e processioni dei misteri.

Con la solenne Messa crismale in tutte le chiese Cattedrali della provincia ecclesiastica di Lecce (Lecce e le suffraganee Brindisi, Otranto, Nardò e Ugento) comincia anche nel Salento la tre giorni che porta alla Pasqua. Questa sera la Messa in “coena domini” e l’adorazione degli altari della reposizione (i cosiddetti Sepolcri), mentre domani la “missa scerrata” e la Via Crucis nella giornata più importante della settimana santa, quella della Passione di Cristo

Lu santu Lazzaru, i canti della passione, la via crucis, le processioni dei misteri, il pellegrinaggio per adorare gli altari, tutto il corredo scenografico, religioso e culturale del triduo pasquale, fra oggi e domani.

Si è cominciato in matinata, in tutte le Cattedrali della Chiesa Cattolica con la solenne Messa crismale, celebrazione nella quale viene consacrato l’olio (il sacro crisma) per tutte le celebrazioni e le benedizioni dell’intero anno cristiano, dai battesimi alla cresima, fino all’unzione degli infermi. Tutti i sacramenti, insomma, discendono da oggi. Giornata che apre il triduo pasquale con il momento forse più alto della tradizione, quello della Messa in “coena domini” in cui si rievoca l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli, l’istituzione dell’Eucarestia.

Particolarmente suggestivo e ricco di significanza pastorale il rito della lavanda dei piedi che ogni vescovo e tutti i parroci compiranno durante le varie celebrazioni di tutto il mondo. Poi sarà la volta dell’adorazione degli altari con l’allestimento di uno spazio, generalmente diverso da quello utilizzato durante tutto l’anno, dove riporre il corpo di Cristo consacrato durante la Messa. Si tratta degli altari della Reposizione, volgarmente ed erroneamente chiamati Sepolcri, specie a Lecce dove è particolarmente consolidata la tradizione della passeggiata (pioggia permettendo) per le principali chiese del centro storico che per una sorta di contraddittoria superstizione deve essere compiuta in numero dispari di visite.

Domani, giornata di digiuno e astinenza, senza celebrazione eucaristica, ma solo con la lettura delle sacre scritture, nella cosiddetta “missa scerrata”, così chiamata in dialetto salentino perché non viene compiuto il rito della consacrazione. Nella serata del venerdì processioni dei misteri particolarmente suggestive a Gallipoli e Maglie, canti della passione in griko nella Grecìa salentina e via Crucis in ogni parrocchia delle 5 diocesi salentine.



In questo articolo: