Il bando è discriminatorio, Ance chiede la sospensione ad Asl

L’associazione leccese ha chiesto alla Asl di annullare, o al massimo rettificare, il bando al fine di consentire agli operatori economici interessati la possibilità di formulare una idonea offerta a tutto vantaggio dell’Asl, stante i limiti partecipativi alla gara.

Un bando che non garantisce uguali diritti e per il quale l’Ance, l’associazione dei costruttori edili di Confindustria chiede una modifica all’Asl di Lecce. La richiesta riguarda la gara indetta dall’azienda sanitaria leccese “l’affidamento del servizio di archiviazione, custodia e gestione della documentazione amministrativa e sanitaria”.

Il termini del bando però potrebbero, secondo l’Ance, essere discriminatori: le condizioni di partecipazione sono limitative e lesive del principio del “favor partecipationis”. Eccoli i punti incriminati: la richiesta, al momento della presentazione dell’offerta, della disponibilità di locali, aventi determinate caratteristiche tecniche, escludendo la possibilità da parte dell’offerente di effettuare eventuali lavori di adeguamento degli stessi locali, entro un termine temporale stabilito.

Ecco perché il bando sembrerebbe essere indirizzato solo ed unicamente a concorrenti già in possesso di locali aventi requisiti richiesti, escludendo gli altri aspiranti. Ma ci sono diversi punti che evidenziano criticità procedurali: dalle modalità indicate dal disciplinare per la presentazione dell’offerta ed alla scelta della stessa, allo svolgimento del servizio, con una palese violazione, anche in queste ipotesi, del principio di libera concorrenza.

Ance Lecce, pertanto, ha chiesto alla Asl di annullare, o al massimo rettificare, il bando al fine di consentire agli operatori economici interessati la possibilità di formulare una idonea offerta a tutto vantaggio dell'Asl, stante i limiti partecipativi alla gara.



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