Il Camp di scambio interculturale in Grecia si trasforma in un incubo, i genitori: ‘Fate rientrare subito i nostri figli’

Un gruppo di studenti salentini della Grecia Salentina impegnati in uno scambio culturale a Salonicco chiese si rientrare subito in Italia.

Una serie interminabile di disservizi avrebbe trasformato in un incubo il ‘camp‘ di un gruppo di studenti salentini di scuola media della Grecia Salentina impegnati in uno scambio culturale che sarebbe dovuto durare dal 12 al 26 agosto in Grecia e precisamente nel comune di Atene, nelle strutture da questo gestite in località Agios Andreas in Attica.

‘Fate rientrare immediatamente i nostri figli da questo fantomatico camp. Ci stiamo rivolgendo in queste ore alle autorità italiane, all’ambasciata italiana in Grecia e al consolato di Salonicco. Non abbiamo intenzione di attendere un minuto di più, i ragazzi vogliono tornare a casa, hanno trovato un ambiente indescrivibile ad accoglierli, non riusciamo a sentirci al cellulare, si lamentano per il loro stato di salute. Adesso basta! Sappiamo che alcuni genitori sono già partiti a riprendersi i figli, ma non tutti possiamo andare in Grecia in queste ore. Fate rientrare i nostri figli, questo camp non ci interessa più e lo ricorderemo come un’esperienza da non ripetere’.

A contattare la redazione di Leccenews24 è la mamma di una giovane che aveva visto in questo scambio culturale una opportunità di crescita e di formazione per la propria figlia.

Appena giunti ad Atene, a causa degli incendi che stanno funestando la capitale della Grecia e i suoi dintorni, i ragazzi sono stati trasferiti a Salonicco, oltre 500 km a nord. La struttura che li ha accolti, stando al racconto di alcuni genitori, sarebbe stata “impreparata” a farlo, con ogni probabilità lo era.

‘I nostri figli hanno trovato una struttura vetusta – continua con preoccupazione la mamma che ha chiesto l’intervento della nostra testata – con bagni alla turca sporchi e inefficienti, con camerate e letti non degni di un ostello per ragazzi, senza acqua minerale fresca, ma solo con acqua potabile che esce dai rubinetti ad alta temperatura. Insomma un campo magari per adulti appassionati di qualche sport di avventura estrema che ricorda le caserme dei soldati…non certamente una struttura che deve accogliere ragazzini, in piena estate, impegnati in scambi culturali…’.

Sono preoccupate queste famiglie salentine poiché le comunicazioni scarseggiano, il referente dell’ostello risulta irraggiungibile. Insomma non poter parlare con i propri figli di 13/14 anni, in pieno agosto, che mandano messaggi in cui denunciano serie difficoltà di ambientamento in una struttura inospitale non è facile. Molti genitori sono partiti in Grecia, ma non tutti possono e la situazione rischia di diventare ingestibile.

‘I nostri figli si sono ambientati bene, c’è chi crea inutili allarmismi’, l’intervento di altri genitori

Come sempre accade in queste circostanze, non tutti i genitori hanno concordato sulle lamentele organizzative, tacciando di eccessivo allarmismo l’azione di chi vuole riportare a casa i propri figli.

‘Abbiamo letto l’articolo di Leccenews24 – dicono alla nostra redazione – e pur rispettando le preoccupazioni di alcune mamme e di alcuni papà, teniamo a sottolineare che molti altri ragazzi si sono perfettamente abituati all’ organizzazione del Camp, magari un po’ più spartano rispetto alle attese ma certamente funzionale al prosieguo del percorso formativo. Una fuga in avanti inattesa da parte di alcune famiglie che non trova riscontro nello spirito con cui molti giovani partecipanti stanno continuando a vivere l’esperienza’.



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