L’agricoltura è stato il punto di forza del Salento per anni, anche prima delle numerose affluenze turistiche che hanno reso di moda il nostro territorio. Ma le origini non vanno dimenticate, anzi, semmai riscoperte e riproposte sotto una nuova luce. Ecco perché al centro di un progetto riguardante il settore primario per eccellenza dell’economia salentina è stato posizionato un frutto dalle qualità straordinarie: il melograno. E’ proprio questo il titolo del convegno che si terrà domani sera, alle ore 20.00, presso la Sala Convegni Banca della Banca di Credito Cooperativo di Leverano. A tal proposito, abbiamo intervistato l’ideatore del progetto, Uzi Cairo.
Dott. Cairo, ci parli del progetto
«Il progetto è iniziato con una mia ricerca di tanti anni fa, inerente il tema della salute e, in un secondo momento, del mercato italiano. L’Italia ha una coltivazione minima di melograno, circa 4.000 ettari. C’è bisogno di una tecnica di coltivazione particolare e, per tale motivo, una ricerca adatta. Sappiamo benissimo il momento difficile che sta vivendo l’agricoltura italiana ed in particolare al sud. Noi però sappiamo che con l’innesto di almeno 2000 ettari possiamo creare circa 5.000 posti di lavoro, soprattutto nel Salento, da cui si potranno allargare gli orizzonti anche per la produzione di eventuali succhi di frutta e perché no nel campo della farmaceutica viste le qualità del frutto in questione».
Lei pensa che questo progetto possa dunque portare dei benefici per le aziende salentine che vorranno investirci?
«Sicuro. Basta considerare il beneficio che hanno ottenuto tutte le industrie farmaceutiche investendo sulle qualità guaritive di questo frutto. Addirittura, una ditta americana fabbrica una pillola dal distillato di succhi di melograno; per la precisione ben 100.000 al giorno al prezzo di un euro con un consumo incredibile in tutto il mondo, con tanto di pubblicità istituzionale nelle nazioni in cui si vende».
In occasione dell’incontro di domani, dunque, si darà alla gente la possibilità di scoprire delle caratteristiche positive sul melograno che magari non sono proprio conosciute
«Sì, in effetti non c’è molta informazione attorno alle peculiarità di questo frutto. Da sei anni io ci faccio ricerca con tre Università nel mondo ed alcuni risultati hanno addirittura dimostrato che le particolarità benefiche del melograno incidono positivamente in un bambino già nel grembo materno. Se negli ultimi cinque mesi la mamma sostituisse al caffè i chicchi di melograno implicherebbe nel bimbo uno sviluppo più sano rispetto ad altri. Questo è stato scientificamente dimostrato da uno dei più potenti scienziati mondiali. Anti-colesterolo, abbassa la pressione sanguigna, aiuta a prevenire il tumore alla prostata ecc…il 71% di antiossidanti naturali non esiste in nessun altro frutto».
Riepilogando, 2000 ettari nel Salento?
«Esatto, 2000 nel Salento e qualcuno in più a Marsala, con tanto di centri appositi per raccogliere chicchi ed eventualmente produrre succhi di frutta in un periodo che si protrarrà sino al 2015».