Il nemico dei giovani: l’alcol. Il monito del primario del pronto Soccorso del Vito Fazzi

Crescono in questa estate i casi di ricoveri all’ospedale per problemi causati dall’assunzione di alcolici. Spesso i giovani bevono, nono conoscendo affatto i rischi a cui vanno incontro. Le raccomandazioni del dottore Silvano Fracella.

Il nemico numero uno per la salute è l’alcol. Parola di medico, parola di primario, parola di Silvano Fracella, uno di quelli che le emergenze le conosce bene e che è abituato a contrastarle, uno di quelli che sta in prima linea e sa quel che dice. Non c’è bisogno di girarci attorno il consumo di alcol tra i più giovani è molto pericoloso, intanto perché i ragazzi pensano di poterlo reggere e, data la giovane età, di non poter incappare in alcun pericolo. Invece no, bere e poi guidare è quasi sempre un azzardo.

Qui ne vediamo tanti di giovani che “non pensavano di…” e poi invece arrivano da noi, o da soli o perché ce li portano, o perché li andiamo a prendere noi. La soglia massima consentita del famoso 0,5 si raggiunge facilmente, bastano due birrette e il gioco e fatto. Con due birre siamo già dei fuorilegge dice il medico. Ma il problema non è solo questo, il punto riguarda i danni alla salute. Il nostro organismo – spiega Fracella – fa fatica a metabolizzare l’alcol, soprattutto se assunto in dosi massicce e quotidiane. Non si contano i danni permanenti al fegato, con casi di cirrosi epatica in aumento anche fra i più giovani. Si tratta di un nemico che va tenuto a bada. Specie per le donne poi che hanno una riconosciuta capacità ridotta, che significa che per le signorine è ancora più difficile mantenersi in forma anche con appena qualche sorso di vino o birra. Una questione di metabolismo.

Insomma il medico che dirige il pronto Soccorso ce le ha dette, adesso sta a noi trasferirle, e i primi a farlo devono essere i genitori. Senza fare terrorismo psicologico, per carità, ma mettendo in guardia sui cattivi costumi che possono danneggiare la nostra vita e quella degli altri.



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