Il popolo delle Partite Iva si mobilita anche nel Salento. Adesso occorrerà ascoltarle

Il popolo delle partite Iva si mobilita anche nel Salento. Nasce P.I.N. Partite Iva Nazionali. Mercoledì 22 gennaio a Roma per chiedere di essere ascoltate

Il malcontento serpeggiava nell’aria. Forse a far traboccare il vaso, non una ma tante gocce. O forse più di tante gocce, una pioggia: di tasse, di provvedimenti, di leggi e di imposizioni che hanno messo a dura prova non solo artigiani e commercianti ma anche tanti professionisti. In una parola sola, tutto il popolo delle Partite Iva.

E il Salento non è rimasto a guardare. Così, il tam tam diventato virale in pochissimi giorni sui social con la  pagina “Paritite Iva Incazzate” ha assunto una forma giuridica canalizzando le proprie energie in un’associazione che si è data il nome di P.I.N. – Partite Iva Nazionali.

Il terziario (ma non solo) in ginocchio

Questa mattina a Copertino la presentazione ufficiale dell’associazione “P.I.N. Partite Iva Nazionali” che il 22 gennaio sarà a Roma per chiedere più attenzione per  quell’Italia messa in ginocchio da  leggi scriteriate.

Non “contro” ma “per”

Lo hanno sottolineato oggi in conferenza stampa la presidente “P.I.N. Partite Iva Nazionali” Alessia Ruggeri, Antonio Sorrento, vicepresidente della neo-costituita associazione, Lorenzo Farì, tesoriere, Tommaso Lezzi, imprenditore e rappresentante dei commercianti ambulanti, Mauro Della Valle, Presidente di Federbalneari Salento, l’imprenditore Marco Conoci e il commercialista Marco Sponziello.

L’associazione “P.I.N. Partite Iva Nazionaliintende scendere al fianco di chi non ce la fa più. Non “contro” ma “per”: per essere ascoltati, per avere ancora la possibilità di tenere aperte le proprie attività, insomma, per sopravvivere.

Nessuna voglia di irrigidirsi su posizioni antitetiche alle ragioni di uno Stato che sembra partorire leggi sempre più inique ma un confronto sereno  sui punti messi all’ordine del giorno da P.I.N. e che verranno sottoposti ai parlamentari del tavolo d’ascolto il 22 gennaio prossimo a Roma.

La condizione attuale è diventata intollerabile e rende necessario un dialogo serio e approfondito su tematiche, che una volta tanto sono trasversali.

Da Nord a Sud, da destra a sinistra. Perché le difficoltà di imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti non hanno un colore politico ma hanno le tinte fosche della disperazione.



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