I metereologi erano stati chiari, anzi chiarissimi: preparatevi all’arrivo di Flegetonte. Eppure l’ondata di calore proveniente dall’Africa che ha fatto letteralmente schizzare l’asticella della colonnina di mercurio sempre più su fino a superare, nelle ore più calde della giornata, anche i 40 gradi, ha colto tutti un po’ di sorpresa. Persino coloro che hanno atteso con ansia l’arrivo della bella stagione, per trascorrere in compagnia del sole cocente di luglio e delle sue temperature quasi bollenti una giornata al mare o in spiaggia sono riusciti a ‘sopportare’ facilmente il caldo e l’afa. Chi è rimasto chiuso in casa o in ufficio, invece, non ha potuto fare a meno di trovare refrigerio (e un po’ di pace) accendendo ventilatori e condizionatori tant’è che , inutile a dirsi, i consumi di energia elettrica negli ultimi giorni sono aumentati anche considerevolmente, provocando numerosi blackout.
Flegetonte, però, a cui va il ‘merito’ di aver regalato la settimana più calda dell'ultimo decennio, pare abbia le ore contate. Le sue ultime carte le ha giocate esattamente ieri, trasformando molte città italiane in veri e propri ‘forni’ con tutta una serie di problemi – non pochi – che la canicola ha creato soprattutto tra gli anziani.
Da oggi, una perturbazione atlantica dovrebbe portare, prima al Nord e poi gradualmente anche al Centro e al Sud, una ‘ventata di aria fresca’ capace di attenuare – anche se in parte – gli effetti dell’anticiclone sub tropicale. Le temperature e soprattutto il tasso di umidità, responsabile della maggiore percezione del calore, si abbasseranno permettendo a tutti finalmente di respirare un po’.
Già perché previsioni alla mano si tratterà soltanto di una breve pausa, una piccola tregua: nel fine settimana, infatti, tornerà l'alta pressione con sole e caldo di nuovo in aumento, anche se fortunatamente sarà meno opprimente e decisamente più sopportabile. Insomma, nulla rispetto all’inferno vissuto solo poche ore fa.