Nel territorio salentino, ma in tutto il Sud Italia in generale, si è parlato troppo spesso della fatiscenza, della mancanza, o dell’inadeguatezza degli impianti sportivi. Troppi giovani con la voglia di praticare attività agonistica sono costretti ad ambire a palcoscenici più importanti e più attrezzati come quelli del Nord oppure ad adeguarsi nell’incompletezza della nostra realtà.
Un passo importante per contrastare questo problema, intanto, sembra essere stato fatto. La “Legge di stabilità 2014” ha introdotto “la semplificazione delle procedure amministrative e la previsione di modalità innovative di finanziamento” al fine di favorire “l'ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori”, con esclusione della possibilità di realizzare complessi di edilizia residenziale.
La legge ha previsto, inoltre, lo stanziamento di 45 milioni di euro per il triennio 2014-2016 per integrare il Fondo di garanzia previsto dall'articolo 90 comma 12 della Legge 289/02, amministrato dall'Istituto per il Credito Sportivo.
Secondo il legislatore il fondo sarà integrato, nell’arco dei tre anni, in questo modo: 10 milioni per il 2014, 15 per il 2015 e 20 per il 2016. Il soggetto che intende realizzare l'intervento deve presentare al comune interessato uno studio di fattibilità, a valere quale progetto preliminare, redatto tenendo conto delle indicazioni previste dalla legge e corredato di un piano economico-finanziario e dell'accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente.
Sulla base dell'approvazione del piano, il soggetto proponente deve presentare successivamente al comune il progetto definitivo. Il comune è poi chiamato a dare il giudizio definitivo ed a deliberare, attraverso una conferenza dei servizi, in via definitiva sul progetto. Tutta la procedura deve concludersi entro 120 giorni dalla presentazione del progetto. Qualora il progetto comporti atti di competenza regionale, la conferenza di servizi è convocata dalla regione, che delibera entro 180 giorni dalla presentazione del progetto.
In caso di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, il progetto approvato ha bisogno dell’idonea procedura di evidenza pubblica, da concludersi comunque entro 90 giorni dalla sua approvazione. Gli interventi previsti, laddove possibile, sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti o relativamente a impianti localizzati in aree già edificate.
