In Puglia perde la casa una famiglia su 258, dati in aumento nel 2014

Ci si arretra sempre più con le mensilità del canone d?affitto, un incremento del +57,9% rispetto al 2013, il tacco d’Italia è secondo soltanto al Molise che si attesta al vertice di una classifica che denota una situazione sempre più preoccupante.

Un dato allarmante che continua a dare l’idea di quanto sia profonda la crisi economica e finanziaria che da diversi anni sta colpendo il nostro Paese e le famiglie italiane, ma soprattutto quelle pugliesi. Una famiglia su 258, infatti, in Puglia perde la casa, prevalentemente per morosità. Le famiglie italiane sfrattate sono sempre di più, quelle pugliesi fanno da traino al trend negativo che si accentua nel 2014, rispetto all’anno 2013.

Ci si arretra sempre più con le mensilità del canone d’affitto, un incremento del +57,9% rispetto al 2013, il tacco d’Italia è secondo soltanto al Molise che si attesta al vertice di una classifica che denota una situazione sempre più preoccupante. Una situazione che nella nostra Regione, come descrivono questi dati, si fa sentire molto di più che altrove e questo è anche il risultato di un altro fenomeno che è cambiato rispetto al passato quando un lavoratore italiano poteva investire per comprare o costruire una casa e consegnare un’eredità ai propri figli.

Su scala nazionale sono oltre 77mila gli sfratti escutivi, di cui il 90% per morosità; è questa la fotografia scattata dai dati del Ministero dell’Interno che fornire la realtà dell’emergenza abitativa in Italia. Si tratta di una difficoltà che emerge sopratutto nei capoluoghi di provincia in cui si concentrano circa il 51,1% del totale dei provvedimenti emessi; in aumento del 14,6% anche le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario pari a 150.076 così come anche salgono del 13,5% gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario.



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