Non chiamateli piromani, non sono malati ma criminali

Il danno che subisce il territorio è enorme, ed è un danno a ciascuno di noi. Per questo è necessaria massima severità nei confronti di chi ‘scherza con il fuoco’.

Prima era solo l’estate la stagione degli incendi, ma quanto avvenuto l’altro giorno a Santa Cesarea Terme conferma un nuovo trend. È evidente che gli incendi per autocombustione sono cosa più unica che rara, e che il fuoco viene sempre appiccato da qualcuno in carne e ossa.

Si tratta di terroristi dell’ambiente, di veri e propri criminali, mossi da fini abbietti, che devono essere stanati a tutti i costi e messi nelle condizioni di non nuocere.

La caccia al piromane per le pubbliche istruzioni deve diventare esattamente come le attività di contrasto alla criminalità organizzata o al terrorismo. La prevenzione e il controllo non sempre sono sufficienti, bisogna andare fino in fondo con indagini accurate per verificare e comprendere quali siano gli interessi collegati ai roghi e se vi sono profili corrispondenti ad un potenziale piromane, mosso da chissà quali motivazioni.

Oltre al rischio salute e all’incolumità personale c’è bisogno di salvaguardare il patrimonio boschivo, perché senza pinete e macchia ormai resta solo il deserto.