L’Istituto Comprensivo di Ruffano ha aderito al progetto “Cultura della Legalità” promosso dal Miur e dall’Arma dei Carabinieri che, attraverso i presidi territoriali, attua conferenze nell’ambito del progetto per l’educazione della legalità.
Proseguono infatti, gli incontri organizzati dai militari del Comando Provinciale di Lecce su tutto il territorio, attraverso incontri per la sensibilizzazione dei più giovani sulle tematiche di grande attualità riguardanti fenomeni di devianza giovanile.
Violenza di genere, sicurezza stradale, contrasto al consumo e alla diffusione di sostanze stupefacenti e/o alcoliche ma soprattutto, crimini quasi di “moda” tra i più giovani come il bullismo e il cyberbullismo.
Sono questi i temi per cui l’Arma dei Carabinieri è da sempre in prima fila per sensibilizzare i più piccoli alla legalità. L’obiettivo quindi, è quello di educare gli studenti all’esercizio della democrazia, nei limiti e nel rispetto dei diritti inviolabili, dei doveri inderogabili e delle regole comuni condivise quali membri di una società.
Il progetto, che è stato avviato a favore degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, è stato colto anche dall’Istituto Comprensivo di Ruffano dove, nei giorni scorsi, si è svolto un incontro che ha visto la partecipazione, oltre che del personale docente e studentesco, anche del Capitano Aldo Gargiulo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Casarano, accompagnato dal Luogotenente Sergio Piccione, Comandante della Stazione locale.
Nel corso dell’evento, denso di spunti e riflessioni per accrescere nei giovani la cultura della legalità e la consapevolezza dell’importanza della sicurezza, i Carabinieri hanno approfondito il concetto di “legalità”, inteso come la conoscenza e il rispetto di tutte quelle regole, anche le più basilari, che regolano il vivere civile nella società moderna. In maniera semplice ma efficace, anche attraverso la narrazione di fatti realmente accaduti, sono stati illustrati agli studenti i punti cruciali di tutti quei comportamenti intenzionali di prevaricazione diretta e indiretta più frequenti tra i giovani, che si aggravano quando entra in gioco l’uso sbagliato dei social. Gli alunni hanno partecipato con vivo interesse, contribuendo con entusiasmo ad animare il dibattito e a porre molte domande sulle tematiche affrontate.
La mattinata si è conclusa con un momento di riflessione, durante il quale i militari dell’Arma hanno raccomandato ai ragazzi un uso più consapevole e attento della rete che viene frequentemente utilizzata senza un’adeguata conoscenza dei rischi legati all’uso scorretto dei dispositivi elettronici e dei social network, ignorando anche le conseguenze legali per chi compie atti di bullismo è cyberbullismo.