Un esempio per gli adulti di domani: a Vaste la figlia di Renata Fonte

Sabrina Matrangola, figlia dell’assessore comunale uccisa nel 1984 per aver difeso Porto Selvaggio dalle speculazioni edilizie, sarà a Vaste per ‘parlare’ alle nuove generazioni.

Non tutti, purtroppo, conoscono la storia di Renata Fonte, uccisa a soli 33 anni per aver difeso il Salento. L’assessore al Comune di Nardò ha pagato con la vita la sua battaglia contro la speculazione edilizia a Porto Selvaggio, uno dei luoghi più belli di questo fazzoletto di terra bagnato dal mare che lei ha cercato di “proteggere” dal cemento.

Per questo, il gruppo giovani dell’Azione Cattolica di Vaste ha deciso di organizzare un incontro per far conoscere la storia di quest’eroina, ammazzata da due sicari nella notte del 31 marzo 1984, mentre tornava a casa dalla sua famiglia. Un omicidio su ‘commissione’: il mandante è, secondo i tre gradi di giudizio, Antonio Spagnolo, primo dei non eletti nella lista del Partito Repubblicano nelle elezioni comunali del 1982, battuto proprio dalla Fonte che militava nello stesso partito.

L’appuntamento da segnare in rosso sul calendario è per oggi, martedì 16 aprile, nei locali della scuola materna “Santissimi Martiri” della piccola frazione di Poggiardo. Dalle 19.30, Sabrina Matrangola, la figlia di Renata Fonte, parlarà della mamma alle ‘giovani generazioni’.

Un modo, come detto, per far conoscere la storia dell’assessora salentina, una politica incorruttibile, “con la schiena dritta”, che ha lottato contro la criminalità organizzata. Un modo per far capire che il suo eroico esempio di rettitudine e amore per l’ambiente e il territorio deve essere un esempio per creare un mondo ed una società migliore per tutti.



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