“I reati nella tutela dei beni culturali”, alla Soprintendenza un incontro con il Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma

Ospite della manifestazione il Capitano Michelange Stefàno. L’incontro nell’ambito della rassegna “Sguardi sul patrimonio” organizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

I numeri che si possono leggere nella banca dati del Comando Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale sono alquanto impressionanti: 36.000 denunce 800.000 opere trafugate 1.200.000 reperti archeologici sequestrati. In particolare, dal rapporto dell’attività operativa nel 2018 si rileva l’intensa attività investigativa che ha permesso di disarticolare numerose associazioni operanti in Italia e all’estero. Sono state trafugate 8.405 opere, denunciate 1195 persone e recuperati più di 56.500 beni di diversa natura tra i quali anche opere false.

Sono questi i dati forniti, nella mattinata di oggi,dal Capitano Michelange Stefàno, del Comando Carabinieri Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale con competenza per la Puglia e la Basilicata con sede a Bari, nell’ambito della rassegna “Sguardi sul patrimonio” organizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto. L’ufficiale dell’Arma ha svolto una relazione dal titolo, “I reati nella tutela dei beni culturali e del paesaggio”.

I dati per della regione Puglia

I dati che riguardano la Puglia fotografano una situazione un po’ differente, infatti, su un incremento dei furti rispetto al 2017 su scala nazionale corrisponde, invece, un leggero calo di furti nella nostra regione. L’intensa attività del Nucleo di Bari di prevenzione, controllo e ispezioni nelle aree con vincoli paesaggistici e monumentali, ha visto la piena collaborazione della Soprintendenza.

L’iniziativa odierna rientra in questa attività di collaborazione nella convinzione che la conoscenza costituisca il principale strumento di prevenzione e controllo. L’incontro è nato proprio dalla piena e fattiva collaborazione tra Nucleo di Bari e Soprintendenza in una intensa attività nel territorio di cura e salvaguardia del notevole patrimonio culturale e paesaggistico.

Il cinquantesimo anniversario del Nucleo

Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dall’istituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ed è per questo che la Soprintendenza ha colto questa importante occasione. L’incontro ha permesso, altresì, di approfondire la conoscenza degli strumenti che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nella parte quarta per contrastare la mancata sua applicazione.

Il patrimonio culturale è oggetto di diritti ma anche di un preciso e inderogabile dovere di protezione, conservazione e trasmissione al futuro da parte di tutti i cittadini.

È molto stretto il legame tra salvaguardia del patrimonio e garanzia dei diritti umani in relazione al libero godimento e alla libertà di accesso a tutte le forme di cultura e alla libera partecipazione alla vita culturale della società.

Il concetto di patrimonio culturale è articolato e alquanto sfuggente. Il patrimonio è identitario di una comunità che lo deve preservare per il futuro ma è

costantemente ricreato dalla comunità in funzione dell’ambiente, della interazione con la natura, della sua storia.



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