Quattro serate al mare per i profughi ucraini giunti nel Salento

L’iniziativa è organizzata dalla Caritas diocesana di Lecce, diretta da Don Nicola Macculi e ha lo scopo di favorire maggiore integrazione.

Sono circa una cinquantina, distribuiti tra Lecce, Merine, Squinzano e Torchiarolo i profughi ucraini sfuggiti alla guerra e accasatisi nel Salento.

Per questo, al fine di favorire una maggiore integrazione nella diocesi di Lecce, la Caritas diocesana guidata da don Nicola Macculi, in collaborazione con le comunità e le Caritas parrocchiali che accolgono i rifugiati, hanno organizzato quattro serate tutte per loro.

La prima si svolgerà il 3 agosto a San Foca (con il supporto della parrocchia di Melendugno); la seconda il 5 agosto nella marina di Lendinuso (presso il centro San Michele, con la collaborazione della comunità di Torchiarolo); la terza a Casalabate (con il supporto del Cif di Squinzano); la quarta prima della festa di Sant’Oronzo a San Cataldo (grazie ad alcune comunità parrocchiali della città).

Si tratta di semplici momenti di incontro conoscitivi e anche conviviali, coordinati dalla Caritas diocesana, che si chiudono con una piccola cena, un gelato ed una passeggiata sul lungomare. Piccoli gesti che esprimono tutta la vicinanza e solidarietà della Chiesa salentina nei confronti di questo popolo perseguitato dalla guerra.

(Ph Arturo Caprioli)



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