Operativo il nuovo blocco operatorio al Dea, eseguiti i primi interventi con il robot Vinci Xi

Il robot viene manovrato a distanza dal chirurgo che, seduto da una console, “traduce” i suoi movimenti sul piano operatorio.

È operativo presso il DEA dell’ospedale “Vito Fazzi” il nuovo blocco operatorio e ieri sono stati eseguiti i primi interventi con il robot da Vinci Xi

Dopo la Pneumologia Covid e la Subintensiva Covid, la Terapia intensiva, il Pronto Soccorso (completamente trasferito dal blocco centrale Fazzi al Dea), la radiodiagnostica, la degenza di Ortopedia, il Centro cuore dotato di 4 sale angiografiche (al momento è attiva quella di Cardiologia interventistica ed emodinamica) e gli ambulatori vaccinali, la struttura sanitaria amplia e potenzia i servizi a favore dei pazienti e del territorio.

Nel nuovo blocco operatorio – composto da 12 sale coordinate da Antonio Micella – è stato eseguito, il 14 marzo scorso il primo intervento chirurgico e, ripetiamo, nella giornata di ieri, è stato utilizzato per la prima volta il robot da Vinci Xi, l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva, successiva alla laparoscopia, che consente di eseguire interventi chirurgici complessi con una tecnica sicura e poco invasiva.

Chirurgia generale e urologia le branche coinvolte nei primi interventi con due operazioni per neoplasia, eseguite da Marcello Spampinato e una prostatectomia svolta da Vincenzo Pagliarulo.

Il robot viene manovrato a distanza dal chirurgo che, seduto da una console, “traduce” i suoi movimenti sul piano operatorio. Il sistema computerizzato trasforma il movimento delle mani in impulsi che vengono convogliati alle braccia robotiche: urologia, ginecologia e chirurgia generale le principali branche di applicazione del robot, riconosciuto come la migliore apparecchiatura per la chirurgica robotica assistita.

L’apertura del blocco operatorio e la piena operatività del robot da Vinci contribuiscono a restituire al Dea la sua funzione originaria: qualità delle cure, delle eccellenze mediche, di tecnologie diagnostiche e operatorie di ultima generazione.

“A 30 giorni dalla consegna delle macchine, partono i primi interventi, per la chirurgia generale e l’urologia”, ha dichiarato il Direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo. “Partono altresì gli interventi in cui due chirurghi, con diversa specializzazione, intervengono sullo stesso paziente coordinando tra loro le attività. Portando così uno stress minore al paziente e un più veloce recupero post chirurgico. Altro elemento di soddisfazione è vedere dietro la console di governo della macchina i nostri Direttori insieme ai giovani specialisti assunti in questi ultimi anni. Terzo elemento è il rafforzamento della rete dei servizi con questa nuova opportunità: gli operatori sanitari dei centri di primo livello seguono i pazienti nel centro di secondo livello, avendo anche un ruolo primario nell’intervento”.



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