
“Porto con me tanti ricordi di un periodo vissuto intensamente, per gli eventi che sono accaduti, per il lavoro svolto e per il grande impegno di squadra, è questo l’aspetto e la cifra del mio lavoro qui a Lecce”, con queste parole, Vincenzo Massimo Modeo si congeda dal ruolo di Questore di Lecce. Arrivato nel Salento nell’agosto del 2023, dopo meno di due anni lascia la “Capitale del Barocco”, per trasferirsi a Roma, a ricoprire un nuovo incarico presso il Ministero dell’Interno.
“Tra le altre cose che mi preme sottolineare è la stretta collaborazione con tutte le altre istituzioni, anche quelle non direttamente coinvolte, dove tutti hanno dato una mano.
Il nuovo Questore sa dove sta e cosa dovrà fare. Ci sono criticità che sono strettamente legate al consumo di stupefacenti da parte dei giovani o in generale. Altre questioni riguardano la movida, il fare sì che ci sia un turismo quanto più sostenibile e che tenga conto di varie esigenze. Mi riferisco a Gallipoli in particolare, dove sono certo di aver portato avanti un discorso che è stato intrapreso dai miei predecessori e che anche nel mio periodo di permanenza è stato proseguito, penso, per esempio, al sequestro del mercato del pesce e a tante altre iniziative che hanno portato a un innalzamento della percezione della sicurezza anche in altre realtà dove questo di fatto non c’era.
Spero di aver mantenuto le promesse fatte al momento del mio insediamento, quelle di un funzionario dello Stato attento a non fare errori. Do atto alla squadra Questura e a tutte le altre forze di Polizia, di aver svolto il lavoro con efficacia e in totale equilibrio.
Mi auguro di aver lasciato la programmazione e l’attenzione, cercare di comprendere dove stiamo andando, dove dobbiamo andare e che strumenti organizzativi e operativi adottare, affinché si ottengano risultati.
Faccio una riflessione di carattere generale: sicuramente la criminalità organizzata è presente in questo territorio, bisogna dare atto a chi ci ha preceduto di aver svolto un’attività splendida, parliamo di una criminalità organizzata presente, ma contrastata, contenuta, è chiaro che non tutto è controllato da questa. La criminalità sta cercando di passare da quelle forme di reato classico ad altre forme di attività e lì bisogna porre la massima attenzione affinché ci possa essere da parte nostra un’azione particolare per contrastare e contenere. Se ci sia criminalità all’interno del turismo questo non lo posso dire, ma ciò che posso assicurare è un’attenzione massima su questo fenomeno e da qui il mio richiamo continuo agli amministratori locali a segnalare, per contrastare efficacemente queste infiltrazioni.
Sicuramente adesso ci sono tanti fenomeni diversi che prima non c’erano, le persone, per esempio, uscivano solo il sabato sera, mentre, adesso, già dal giovedì la città è piena. Ci sono stati momenti di ordine pubblico impegnativi, come per esempio la stessa partita di sabato scorso contro il Napoli, ma non ho registrato momenti particolarmente critici. Ci sono magari operazioni di Polizia Giudiziaria che entrano più nel cuore, tipo quella della Squadra Mobile che ha contrastato il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione.
Di questa esperienza mi porto il calore umano, sono in parte anche salentino e porto con me un grande lavoro di squadra e anche l’attitudine di ogni salentino a sviluppare rapporti personali molto profondi. Da parte di tutti c’è sempre stata massima collaborazione e questo l’ho toccato con mano. Forse non da tutti c’è la consapevolezza di poter fare di più, nel senso che non è soltanto una segnalazione che va fatta. Quello che ho vissuto sulle mie spalle in maniera particolare e che mi ha colpito emotivamente, ma è qualcosa che vedo con spirito positivo, è tutto ciò che ha riguardato la violenza di genere, abbiamo adottato molti provvedimenti di ammonimento, evidentemente c’è stato un momento storico in cui queste vicende sono venute tutte a galla e c’è stata un’esplosione di segnalazioni, ma legate a un percorso familiare che si sarebbe potuto fare anche negli anni precedenti, ma evidentemente quando si è compreso il fenomeno, sono venute a galla queste situazioni.
Al mio successore lascio una squadra affiatata, ho sempre avuto l’obiettivo di raggiungere i risultati con un clima sereno, è questo quello a cui tengo, stresso moltissimo, ne sono consapevole, ma non voglio che le cose si facciano in un clima che non sia sereno ed è questa la mia eredità”.