70 anni dell’Università del Salento, parla il Rettore Pollice: “Il Paese ha bisogno dell’Università e l’Università ha bisogno del Paese”

Questa mattina si e svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Ateneo salentino alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

L’Università del Salento compie 70 anni e penso questo sia un momento importante per la comunità e non solamente accademica, ma territoriale, perché se siamo qui a festeggiare questo traguardo, penso lo dobbiamo a quegli uomini e donne lungimiranti che 70 anni fa pensarono che il modello di sviluppo di questo territorio dovesse incentrarsi sulla cultura e la conoscenza”, con queste parole il Magnifico Rettore dell’Università del Salento Fabio pollice, commenta l’anniversario dell’Ateneo celebrato oggi, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“In quel periodo, Brindisi e Taranto, come volano di sviluppo, puntarono sull’industria, Lecce, invece, sulla cultura, cogliendo appieno il ruolo dell’Università, quello di alimentare lo sviluppo, perché questa produce non solo competenze, ma anche sensibilità culturale e collettiva che consente a un territorio di ripensarsi ed essere resiliente”.

Scadenza del mandato

“Quest’anno scade anche il mio mandato e sono contento, perché si sugella un periodo straordinario della mia vita con questa inaugurazione, perché possiamo dire che l’Ateneo sta investendo per i prossimi 70 anni. In questi anni abbiamo gettato le basi per la nostra rinascita e questo non è un mio merito, ma di tutti, perché mai, in alcun momento, ho sentito la vicinanza della comunità, anche quando ci sono state critiche. Questa è un’inaugurazione di tutti”

La presenza del Presidente Mattarella

“Ho avuto modo di incontrare il Capo dello Stato in diverse occasioni e sono certo che esprima al meglio quello che è il valore non istituzionale della sua carica, ma umano. Penso che tutti noi ci riconosciamo in lui, non per ciò che dice, ma per come lo fa, per la capacità di mettere tutti insieme e penso che questo debba fare un Presidente della Repubblica e ritengo sia venuto qui, non per il 70 anni dell’Ateneo, ma per il suo valore. Il Salento, penso, rappresenti il meglio del nostro Paese, ma non perché siamo migliori, bensì, perché esprimiamo al meglio le qualità degli italiani”.

Richieste al Governo

“Al Governo chiedo di investire nel sistema universitario, perché è l’unico strumento con il quale possiamo fare crescere questo Paese, si parla spesso di un Italia che non cresce, ma domandiamoci il perché… è perché abbiamo la più bassa percentuale di laureati in Europa. Come si può pretendere di avere uno sviluppo economico se non lo alimentiamo attraverso l’intelligenza collettiva? Non parlo solo di una questione di competenze, ma perché l’Università è un percorso di vita, con il percorso universitario, tutti noi siamo migliorati, perché si diventa cittadini consapevoli. Il nostro Paese ha bisogno dell’Università e l’Università ha bisogno del Paese”.

Le parole da dire al Presidente

“Al Capo dello Stato, porgerò solo i miei ringraziamenti. Lo ringrazierò non per la sua presenza, bensì per quello che sta facendo e mi auguro veramente che il Paese inizi a guardare a lui come un punto di riferimento quale deve essere”.

Tagli Ffo

“Il Governo, secondo me, ha fatto alcune cose che ritengo siano sbagliate e a volte anche irresponsabili. È vero che c’è un problema di bilancio, ma ogni volta si guarda dalla parte sbagliata per effettuare i tagli. Ritengo che l’Università sia un investimento imprescindibile e non dovremmo ogni anno aspettare trepidanti quale sarà la misura del Fondo di Finanziamento Ordinario. Ci ritroviamo sempre a non sapere quello che accadrà l’anno dopo, così non si incrementa la ricerca”.

Rapporti con le istituzioni territoriali

“Il rapporto con le istituzioni del territorio è eccellente. Con tutte le istituzioni, iniziando dalle scuole, fino a comuni, Provincia e Regioni. Devo essere grato a tutti, perché se oggi abbiamo un Polo Sanitario, lo dobbiamo alla lungimiranza della Regione Puglia, che ha erogato un finanziamento che ci ha consentito di iniziare un percorso di didattica e ricerca. Pensate che a poche decine di metri da qui sorgerà un centro di malattie igieniche che sarà il più grande d’Italia, 2.700 metri quadri ed è su questo che dobbiamo lavorare”.