Krzysztof Zanussi ospite del Festival del Cinema Europeo, con l’anteprima del suo film ‘Foreign Body’

Oggi alla kermesse cinematografica in corso di svolgimento a Lecce protagonista il celebre regista polacco. Questa sera verrà insignito del premio Ulivo d’Oro alla Carriera. Al termine si svolgerà la proiezione della sua ultima fatica artistica.

“Sicuramente uno dei maggiori registi non solo del cinema polacco ma anche uno dei rappresentanti più importanti del nuovo cinema – esordisce Bruno Torri, Presidente del Sindacato dei Critici Cinematografici, presentando l’ospite della conferenza stampa del Festival del Cinema Europeo, di oggi pomeriggio alle 17:00 presso l’hotel Risorgimento di Lecce – Krzysztof Zanussi  non è solo un regista, ma anche un artista e un intellettuale grazie alla sua capacità di arrivare all’anima del pubblico”.

Questa sera alle 20:30 al cinema Massimo , il maestro polacco Krzysztof Zanussi ritirerà l’Ulivo d’Oro alla Carriera al termine di una conversazione con Bruno Torri e l’On. Rocco Buttiglione sui risvolti sociali e filosofici della sua opera. A seguire, ci sarà l’anteprima del suo nuovo film “Foreign Body” (Corpo Estraneo), che sarà distribuito in Italia a partire dal prossimo maggio. A proposito di questo film, Zanussi concorda con il produttore Paolo Spina che “girare un film è sempre una grande avventura” che in questa occasione ha fatto nascere tra i due una bella amicizia. Entrambi sperano, infatti, di poter collaborare di nuovo, chi lo sa, magari per un prossimo film.

Aperto un dibattito sul passato del regista, il critico Bruno Torri, si sofferma sul concetto di film che Zanussi aveva all’inizio della sua carriera, ovvero un tipo di film riflessivo, con una cifra stilistica rigorosa, raffinata e piuttosto razionale, mentre ora si può notare un ventaglio tematico più ampio, un tipo di film più dinamico, situazioni con realtà dove ancora non sono stati chiusi i rapporti con il passato, crisi che fanno riferimento alla cultura, alla religione e all’etica. Questa lettura del critico sfocia nella riflessione che quest’evoluzione del regista denota una maggiore volontà di descrivere i problemi sociali e non solo individuali da più punti di vista. Lo stesso Zanussi risponde dicendo che “l’artista non capisce mai se stesso, e a volte è solo un bene, poiché i critici sono come dottori che danno una mano a trovare soluzioni stilistiche, danno un’interpretazione di ciò che avviene nella mente di un artista e son capaci di fargli aprire gli occhi”.

Concludendo la conferenza stampa il regista ha ringraziato di cuore la città di Lecce e gli organizzatori del Festival, ricordando il suo amico regista Andrzej Żuławski, poiché giovedì 21 aprile ci sarà l’omaggio dedicatogli dal Festival e si tratterebbe quindi della prima rassegna dopo la sua morte.

A cura di Eleonora Romano



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