L’Infanzia che sorride, apre lo sportello sociale per famiglie di Apmar

L’iniziativa, sostenuta da Chiesa Valdese con i fondi dell’8 x 1000 affiancherà i bambini affetti da patologie reumatiche rare e le loro famiglie nella quotidianità. Oggi la presentazione.

“Il supporto che ci è dato dai soggetti presenti a questo tavolo è per noi di fondamentale importanza e ci convince della bontà del nostro progetto, nella speranza che l’esistenza di tutti i bambini possa sorridere alla vita”, con queste parole il Presidente di Apmar Onlus, Antonella Celano, ha presentato il progetto dal titolo “L’infanzia che sorride – Sportello sociale per le famiglie con bambini affetti da patologie reumatiche croniche e patologie rare”.
 
L’iniziativa, sostenuta da Chiesa Valdese con i fondi dell’8 x 1000, nasce da un lungo percorso che APMAR Onlus ha intrapreso per affiancare i bambini affetti da patologie reumatiche e rare nella loro quotidianità, lavorando e definendo azioni e strategie al fine di generare un clima di empowerment in grado di migliorarne la qualità della vita.
 
Questa mattina presso la sala stampa di Palazzo Adorno a Lecce, si è svolto l’incontro con gli operatori della comunicazione nel quale sono stati illustrati i dettagli del progetto al quale hanno preso parte, tra gli altri, Antonio Del Vino, in rappresentanza della Provincia di Lecce; Roberto Martella, Consigliere Comunale di Lecce;   Raffaella Arnesano, progettista Apmar Onlus;  Bruno Gabrielli, Pastore della Chiesa Valdese; Francesco La Torre, Pediatra e Annalisa Sticchi, Psicologa. Tutti ha portato la propria testimonianza e, soprattutto, hanno evidenziato l’importanza di dare vita a tali iniziative di supporto ai bambini affetti da gravi problemi di salute e alle loro famiglie.
 
Tra le altre finalità dello sportello quello di facilitare l’accesso alle informazioni, sostenere le famiglie con bambini affetti da patologie reumatiche croniche e patologie rare e ridurre le difficoltà che troveranno nel loro percorso nell’affrontare la malattia. Ma punta, soprattutto, a far comprendere, attraverso azioni mirate di comunicazione e informazione, quanto sia importante intervenire con una diagnosi precoce e con la giusta terapia.
 
“Questo progetto – ha concluso il presidente di Apmar – lo vogliamo dedicare ad Alessio, un bambino che purtroppo adesso non c’è più, ma che durante l’intero percorso della malattia che lo ha colpito, non ha mai perso il sorriso e la forza d’animo”.



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