L’Università del Salento si congratula col prof. D’Andria per il titolo di ‘professore emerito’

Il Professor Francesco D’Andria, all’Università leccese dal 1972, è stato insignito del titolo di ‘professore emerito’ dal Ministero dell’Istruzione, diretto da Stefania Giannini. Zara:’Scienziato di riferimento a livello internazionale’.

Un conferimento eccezionale, con tanto di apposito decreto a firma della Ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, per il docente Francesco D’Andria. Brillante mente accademica, già ordinario di Archeologia classica presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, ora “professore emerito”. All’Università di Lecce come assistente ordinario dal 1972, giunto dopo un breve periodo come Ispettore archeologo presso la Soprintendenza del Molise, nel 1974. Poi, a partire dal 1986, diviene ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana.

Nell’Università ha ricoperto vari incarichi, ovvero: Direttore del Dipartimento Scienze dell’Antichità; membro eletto del Consiglio di Amministrazione; Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia. Non solo. Dal 2010 al 2013 è stato responsabile area Scienze Umane nella Scuola Superiore ISUFI. Ha insegnato anche presso l’Università Cattolica di Milano, l’Università della Basilicata (Matera) e l’Università di Lugano (Svizzera).

«Congratulazioni al professor D’Andria – dice il Rettore Vincenzo Zara – scienziato di riferimento nel settore a livello internazionale e orgoglio del nostro Ateneo. Con questo titolo, solo l’ultimo di una serie di riconoscimenti, si vuole sottolineare il suo vasto impegno nella ricerca parallelamente alla sua costante attenzione per il territorio e per l’attività di docenza, attenzione che continua anche adesso che il professore è in pensione».

Dal 2001 al 2010, inoltre, ha fondato e diretto l’IBAM (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) del Consiglio Nazionale delle Ricerche con sede a Lecce. Dal 1993 al 1997 è stato membro eletto del Consiglio Nazionale Beni Culturali e Ambientali. Dal 2000 dirige la Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (Turchia).

Ha coordinato, fin dal suo avvio, il Progetto ERASMUS-SOKRATES di Archeologia tra le Università di Lecce, Amsterdam, Pau, Barcellona, Lovanio, Salonicco, Aix-en-Provence, Montpellier, Coimbra. Ha partecipato e diretto numerose campagne di scavo a Luni, in Magna Grecia (Metaponto, Sibari) Sicilia e, nel Mediterraneo, a Malta, Cipro e in Turchia. Nel Salento ha diretto scavi progettando e realizzando il Mudeo Diffuso di Cavallino, il Parco dei Guerrieri di Vaste, l’itinerario delle Mura di Castro, l’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra ad Acquarica (Vernole).

Al suo attivo si contano 250 pubblicazioni tra articoli, recensioni e libri. Tra i riconoscimenti, nazionali e internazionali, si ricorderà quello del 2005. Su proposta dell’Ambasciata Italiana ad Ankara, il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi lo insignì del titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Solidarietà Sociale”. 



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