La carica dei 101, il capolavoro Disney che ha ‘salvato’ l’animazione

Il 25 gennaio 1961 usciva nei cinema degli Stati Uniti uno dei classici Disney più riusciti e amati: la carica dei 101.

Tutti conoscono la «carica dei 101». Il diciassettesimo cartone della Disney che, all’epoca aveva fatto innamorare tutto il mondo dei cuccioli di dalmata tanto da far impennare le vendite, ha conquistato intere generazioni, non solo quelle più agée. In pochi però sanno che il classico che aveva archiviato il «c’era una volta» ha salvato il destino del colosso americano. Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, il dipartimento che si occupava di film d’animazione non navigava in buone acque. La bella addormentata nel bosco era costato una fortuna e aveva reso poco al botteghino. O si tagliavano le spese, o addio cartoni.

Il resto è storia, quella di Pongo e Peggy e dei 99 cuccioli salvati dalla perfida Crudelia De Mon, una delle “cattive” più iconiche di sempre tra sigarette e Rolls-Royce, che li aveva rapiti per trasformarli in pelliccia. Il cartoon ispirato al libro della scrittrice inglese Dodie Smith, il primo realizzato con la tecnica della xerografia, fu un successo quasi inaspettato. Uscito in America il 25 gennaio 1961, restò in programmazione per oltre mille giorni, collezionando 14 milioni di dollari al botteghino solo nel primo anno. Una popolarità che ha permesso alla Disney di rilanciare l’animazione.

Se Pongo e Peggy non avessero conquistato il cuore del pubblico non avremmo mai avuto altri capolavori senza tempo come la spada nella roccia.