La casetta e quel camino, la filastrocca salentina di Miriam Perrone

Prosegue l’appuntamento domenicale con le filastrocche di Miriam Perrone che ci regala dei bellissimi affreschi salentini

Un appuntamento atteso e sempre piacevole, emozionante. Non è la prima filastrocca che Miriam Perrone pubblica sulla nostra pagina, ma ogni volta le sue parole sanno come catturare l’attenzione e regalare emozioni squisite. Casette, camini, cose semplici che ci accomunano tutti e che arrivano dritte al cuore, senza lasciare nessuno di noi estraneo alle parole della filastrocca. È forse questa la forza più grande delle opere di questa autrice, delle autentiche perle.

Anche oggi, quindi, non può mancare l’ormai imperdibile momento domenicale con una delle sue filastrocche. Ed il dialetto è la scelta più giusta per regalare dei bellissimi affreschi salentini a tutti noi lettori.

Questa la traduzione dell’autrice:

“Quella casetta, con un camino e una finestrella, dove ti affacciavi e vedevi imbrunire, un albero che gli faceva compagnia, a quella casa che oramai nessuno voleva più. L’eco dei dolori e gioie passate nascondeva quella casetta, ma anche i dolori di una madre e la gioia di una voce che intonava una ninna nanna, … Il padre stanco ritornava dal lavoro, con in mano una manciata di poesia, e alla famiglia raccontava ciò che poteva della sua giornata lavorativa. Quanti ricordi, per la testa, mi stanno passando, lasciandomi un dolore nel petto, guardandoti casetta mia, capisco che grazie a te, a ciò che ho vissuto lì dentro, sono diventato un uomo di garbo… Dalla stradina vicina, vedo arrivare una ragazzina, mamma quanto è bella, dice il cuore, quando dopo un po’ scopro che è amore, era il ricordo della Donna della mia vita, dove nessuno può entrare, per portarmela via… Con questi ricordi nella testa, il giorno dopo, oramai, è arrivato….”



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