La fabbrica dell’orrore, un ciclo di incontri su terrorismi e mafie

Il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Maglie ha organizzato una serie di incontri, da novembre a maggio, per fa conoscere ai giovani la loro storia recente, tra le strategie della paura e le pratiche del consenso di terrorismo e mafie.

Dall’ex direttore della Corriere della Sera Paolo Mieli al procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno, dal procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro al già ministro della Giustizia Claudio Martelli, fino a Benedetta Tobagi ed Agnese Moro. Sono solo alcuni dei nomi e volti noti dei protagonisti che si confronteranno con gli studenti nel corso del ciclo di incontri in programma al Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie dal prossimo 24 novembre a maggio 2015.

Il progetto intitolato “La fabbrica dell’orrore – Strategie della paura e pratiche del consenso. I terrorismi. Le mafie”, promosso dal liceo magliese, con il patrocinio della Provincia di Lecce, dal Comune di Maglie, dall’Università del Salento, e in collaborazione con il Corso di studi in Sociologia dell’Università del Salento, punta ad offrire ai ragazzi di oggi gli strumenti necessari per comprendere ed interpretare uno dei periodi storici più oscuri e tormentati della recente storia italiana, attraverso un dialogo diretto con illustri esponenti della cultura, della politica, della magistratura e del giornalismo.  

Un ciclo di incontri, quindi, che ritiene fondamentale un certo tipo di insegnamento per i ragazzi che li faccia conoscere prima di giudicare, affinché riescano ad analizzare la storia prima di ogni giudizio ideologico che deve essere scevro da ogni condizionamento. Prima si offrono diagnosi e terapie e poi si arriva alla determinazione soggettiva del problema. Si va dagli anni dal terrorismo più violento che nel nostro Paese ha coinciso con gli “anni di piombo”, quel periodo caldissimo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 in cui si verificò un'estremizzazione della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, nell'attuazione della lotta armata e culminò con l’omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, a Tangentopoli, dalla diffusione a macchia d’olio delle mafie, con gli omicidi di Falcone e Borsellino, alla fine della Prima della Repubblica. Si termina con incontri dedicati al terrorismo d’oggi e alle mafie nel nostro territorio, con la nascita e l’evoluzione della Scu (Sacra Corona Unita).

“Si parla tanto di mafie, ma poco si conosce su di esse”. È questo il primo pensiero del procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce, Antonio De Donno che insieme al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; al dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie, Annarita Corrado; al presidente del Corso di studi in Sociologia Fabio De Nardis, ha presieduto la conferenza stampa che questa mattina si è tenuta a Palazzo Adorno per presentare l’evento.

“Del terrorismo – continua De Donno – del nostro terrorismo, non si parla purtroppo quasi più. Eppure da lì si parte per conoscere la nostra storia recente, la diffusione delle stragi e di Tangentopoli e delle mafie. I protagonisti di questo ciclo di incontri saranno i giovani e l’iniziativa da me sottoscritta è stata accolta con entusiasmo e speriamo dia esiti confortanti”.

Il presidente della provincia Antonio Gabellone è molto sensibile sull’argomento e spiega come: “Questa è la conferma di un appuntamento con temi molto forti che questa scuola si sta impegnando a proporre per far crescere ancora di più la coscienza nel nostro territorio. Temi forti che devono essere insegnati per espletare il compito di offrire spunti di riflessione ai ragazzi, in questo caso cittadini, che sono fondamentali come anticorpi per evitare che si possano ripetere eventi delicati e negativi. In questo momento in cui la percezione che lo stato possa arretrare le proprie posizioni rispetto al territorio è tanta, questo lavoro è importante per irrobustire la cultura della legalità tra i nostri giovani”.



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