La Lecce dei parcheggi a pagamento. E quelli liberi?

Il Comitato popolare leccese ha notato che a Lecce non esistono zone a parcheggio gratuito così come previsto dal codice della strada. Per questo ha scritto al sindaco, Paolo Perrone per chiedere che venga modificato il piano Sgm.

Parcheggiare nelle grandi città è la croce di ogni automobilista e anche Lecce non si sottrae alla triste regola. Tra zone a traffico limitato e aree di sosta a pagamento anche nel capoluogo barocco trovare un posto libero dove lasciare la macchina in sosta senza svenarsi con il grattino o di incappare in qualche multa causa disattenzione, sembra essere quasi impossibile, soprattutto nelle ore clou della giornata. Che sia per lavoro o per una passeggiata all’insegna dello shopping tra i negozi del centro storico poco importa: il cliché è sempre lo stesso. Giri infiniti, benzina che si consuma, imprecazioni continue per il tempo perso e se un piccolo spazio c’è capita non di rado che qualche auto sia stata posizionata in malo modo, poiché chi ha la fortuna di trovare il posto, in un momento di grande giubilo, non si pone il problema di lasciare l’auto in maniera adeguata ma giacché c’è si prende lo spazio destinato a due o addirittura tre vetture.
 
Ma ciò che più dispiace al guidatore leccese è il dover fare i conti con un altro problema: il vedersi quotidianamente sottratti gli spazi di parcheggio gratis a vantaggio di quelli a pagamento, contrassegnati dalle famose quanto odiate strisce blu. È il codice della strada che lo impone e che prevede un corrispettivo di posti di sosta liberi a fronte di quelli individuati dietro corrispettivo.
 
Così il Comitato popolare leccese si è preso la briga di andare a spulciare sul sito della SGM per visionare il piano sosta delle strisce blu  ed sommo stupore ha notato che non esistono zone a parcheggio gratuito previste dal codice della strada che riportano onde evitare fraintendimenti: all’articolo 7 si legge testualmente «qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell'art. 3 "area pedonale" e "zona a traffico limitato", nonché per quelle definite "A" dall'art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico».
  
Per quanto motivo il Presidente, Emanuele Vilei ha preso carta e penna e ha scritto al primo cittadino per chiedere di invitare la SGM a modificare il piano ed inserire zone a parcheggio gratuito previste dalla vigente normativa di legge.



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