La legalità chiama e UniSalento risponde: gli studenti a Palermo per non dimenticare

Il Consiglio degli studenti dell’ateneo salentino, convocato in seduta straordinaria, ha deliberato sul progetto ‘Università e Legalità’ consentendo ad una delegazione di studenti di prendere parte agli eventi in programma a Palermo.

Negli anni in cui la parola "condivisione" viene svuotata del suo significato "grazie" ai social network, gli studenti dell'Università de Salento hanno pensato bene di diffondere i principi di legalità tra la comunità accademica.
 
Il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e la Fondazione Falcone ha indetto, alcuni mesi fa, il bando di concorso denominato “Università per la legalità” rivolto a tutti gli studenti e le studentesse degli atenei d’Italia in occasione del venticinquesimo Anniversario delle Stradi di Capaci e Via D’Amelio. 
 
All’iniziativa ha aderito anche l’Università del Salento attraverso il lavoro di un gruppo di studenti che, in questi mesi, si è impegnato a realizzare il progetto dal nome «Il contrasto alla “quarta mafia”», un cortometraggio articolato su due piani incrociati: quello di un minuzioso lavoro di ricostruzione storica dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso nel territorio salentino, condotto con l’ausilio delle testimonianze dei protagonisti (prevalentemente magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine) e quello della rappresentazione, anche in forma teatrale, di singole vicende locali.
 
Oggi il Consiglio degli Studenti, convocato in seduta straordinaria, ha deliberato per la partecipazione di una delegazione studentesca alla cerimonia in ricordo degli eventi in cui persero la vita Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina. La giornata, prevista a Palermo tra il 21 e il 28 maggio 2017, prevede un momento di condivisione dei progetti elaborati dagli Atenei, che si terrà nei giorni 22 e 23 maggio.
 
A partecipare saranno Rocco Accogli, Stefania Argentiero, Chiara Tarantini, in rappresentanza delle associazioni studentesche che hanno preso parte al progetto e, in rappresentanza della comunità studentesca dell’Ateneo salentino, il consigliere, facente parte della Giunta del Consiglio, Davide Gasbarro. Ad accompagnare la delegazione sarà il prof. Rossano Ivan Adorno, docente di procedura penale.
 
"È importante che una delegazione di studenti del nostro Ateneo prenda parte alla cerimonia che si terrà all’Università di Palermo – afferma il presidente del Consiglio degli Studenti, Robert D’Alessandro -. Ci sembra doveroso per onorare i nomi, la memoria, il ricordo, ma soprattutto il senso della lotta contro le mafie. Quelle pagine buie, del maggio e del luglio del 1992, hanno bisogno ancora di un grido di riscatto. Antonio Caponnetto lo disse chiaramente: “la mafia teme più la scuola della giustizia”. È qui che noi giovani studenti di questo Paese, dobbiamo sentire la responsabilità di portare sulle nostre gambe, soprattutto nei luoghi della formazione: la nascita di un cambiamento culturale, perché è da li che parte la lotta alla mafia".
 
Il progetto presentato dagli studenti però ha incontrato alcuni ostacoli tant'è che il presidente D'Alessandro ha rilevato, quasi scoraggiato, quanto sia "assurdo che l’università informi gli studenti dell’indizione del Bando, aderisca, ma poi non si preoccupi di rendere fattibile a livello economico la proposta (l’unica) presentata da un gruppo di studenti e studentesse. Queste – conclude – sono iniziative che danno lustro al nostro ateneo, perché non valorizzarle consapevolmente come qualsiasi ateneo d’Italia?".
 
di Mattia Chetta



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