La multano e si chiede «perché solo io?». La sua verità sul lunotto dell’ auto

Automobilista protesta con un messaggio visibile a chiare lettere dal lunotto posteriore, per la multa ricevuta in quanto l’auto era parcheggiata in curva. Viste le altre auto nei paraggi, il conducente si chiede ‘perchè solo io?’

Una strana scenetta quella che stamattina si è verificata nel centro della città. Lo stesso centro in subbuglio per l’arrivo dei componenti della Commissione che deciderà se premiare o meno la Capitale barocca con l’altisonante definizione di Capitale europea della Cultura 2019. Lo stesso centro cittadino dove, ohi noi, fioccano spesso e volentieri le multe di zelanti vigili urbani ai danni di incauti automobilisti.

Da un’auto parcheggiata all’angolo tra viale XXV Luglio e via dei Mocenigo, nei pressi dell’imponente edificio del Banco di San Paolo, balzava all’occhio dei passanti un messaggio scritto a caratteri cubitali, che campeggiava sul lunotto posteriore.

Si leggeva, in soldoni, “un vigile mi ha multata perché parcheggiata in curva, ma non ha avuto lo stesso comportamento con altri”. Insomma, il conducente – o la conducente – dell’auto proprio non ci ha visto più quando sul parabrezza ha trovato una multa e, forse in preda a quel vittimismo di cui si sentono investiti tutti coloro che ricevono un verbale, ha pensato bene di urlare la propria protesta in modo plateale, stampando un biglietto grande quanto il lunotto posteriore, celando in parole un po’ più urbane, il proprio disappunto per il gesto compiuto dal “vigile benemerito”.

Perché solo io? Si è chiesto il/la conducente dell’auto, vedendo che anche altri mezzi erano in posizione passibile di multa, ma non sono stati oggetto delle stesse “attenzioni” ricevute dalla Citroen in questione. Certo, il Codice della Strada prevede, per una simile violazione, il pagamento di una somma che può andare dai 41 euro ai 168.

Scenette all’ italiana che fanno sorridere in un uggioso lunedì d’autunno, mentre vai a lavorare.



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