La Provincia riattiva gli autovelox sulla Otranto-San Cataldo. D’Agata:«Politica che vuole solo far cassa»

Autovelox Alimini (Litoranea Otranto-San Cataldo) riattivati dalla Provincia. Lo ‘Sportello dei Diritti: ‘Assurdo. Basta con questa politica che vuol far cassa alle spalle dei cittadini. E il Comune di Otranto che farà?’

La notizia potrebbe sconvolgere più di qualcuno. Si tratta della riattivazione dei famigerati autovelox sulla litoranea Otranto – San Cataldo – a competenza provinciale – che arriva la decisione di “spegnerli” da parte dello stesso Ente, più o meno intorno alla metà la metà di giugno. Scelta che scaturì in seguito alle numerose polemiche scatenate da migliaia cittadini (tra cui centinaia di turisti) caduti in quella “trappola” posta su un tratto a bassissima incidentalità, dove il limite è fissato a 50 km/h.

Non usa dunque mezzi termini Giovanni D’Agata, Presidente dello ‘Sportello dei Diritti’ – che ci informa dell'ultima decisione della Provincia. Che agisce “come se nulla fosse accaduto – scrive l’avvocato salentino in una nota stampa inviataci in redazione – come se centinaia di ricorsi innanzi al giudice di pace di Lecce non siano stati accolti per una serie di motivazioni tra cui la scarsa avvistabilità”. Non solo. Ne pendono altre innanzi al Prefetto dopo che lo stesso comune di Otranto aveva avviato un procedimento per diffidare Palazzo dei Celestini alla rimozione degli apparecchi, o addirittura a rimuoverli coattivamente nel caso in cui l’ente stesso non avesse ottemperato agli obblighi.

Evidentemente, per l’amministrazione provincialeprosegue D’Agata che ha visto di recente riconfermare il presidente Antonio Gabellone, di questi aspetti di legittimità e soprattutto del gravissimo danno all’immagine nei confronti del Salento ed in particolare del territorio comunale di Otranto dopo che centinaia di turisti si sono lamentati per aver subito delle sanzioni amministrative esosissime che ai più sono apparse ingiuste per le ragioni sopra evidenziate”.

Giovanni D'Agata annuncia che, trovandosi costretto nuovamente ad accusare questa politica – definendola  un metodo per “far cassa” sulle tasche dei cittadini – continuerà come è stato fatto a partire dalla scorsa primavera a difendere i cittadini contro eventuali iniquità, predisponendo gratuitamente i ricorsi, anche se confidiamo nell’interventodell’amministrazione comunale di Otranto e degli illustri esponenti politici otrantini.



In questo articolo: