A quindici anni dalla sua morte, il Comitato Festa di San Rocco e il Santuario di Torrepaduli ricordano Don Vito Lecci, il sacerdote che ha cambiato il volto di Torrepaduli e della sua comunità. Nel 1945, infatti, Don Vito impedì l’inchino della statua di San Rocco davanti al palazzo della donna più ricca del paese. Iniziò così il suo sacerdozio nella piccola frazione di Ruffano. Contrastato dalla Curia, più volte minacciato di morte, in 50 anni di missione religiosa Don Vito cambiò il destino della piccola frazione partendo dalla scuola. Grazie alla sua lungimiranza, Don Vito fornì alla popolazione numerosi mezzi di riscatto tra i quali una scuola elementare, un cinema gratuito per tutti, l’abbonamento gratuito, la diffusione nel mondo del bollettino di informazione “La Voce di San Rocco”. La sua forte personalità entrava facilmente in contrasto con quanti non avevano la sua stessa visione, ma la sua infaticabile tenacia superava anche i dissidi più profondi.
E così Domenica 19 febbraio, alle ore 18.30, nella scuola elementare di Torrepaduli, il Comitato festa San Rocco ricorderà l’opera e la missione religiosa del Rettore del Santuario con la presentazione del docu-video “Don Vito Lecci. La scuola del fare”, scritto e diretto da Gabriella Della Monaca e Simone Rosato e prodotto da Wemake studio. Una raccolta di testimonianze, interviste e documenti inediti che narrano la storia del parroco. Verranno ripercorse le tappe salienti della vita sacerdotale di Don Vito che si legano indissolubilmente alla storia dell'intera comunità.
Nel corso della serata, previsti anche gli interventi del Sindaco di Ruffano Carlo Russo, del Vicario Episcopale per la cultura e Direttore dell’archivio storico della Curia di Ugento Monsignor Salvatore Palese, del Rettore del Santuario di San Rocco Don Gino Morciano, oltre alle testimonianze di Don Giuseppe Indino, Graziella Giovannico, Rocco Frisullo, Antonio Paiano e Lucio Casi.
Durante la serata sarà consegnata al sindaco di Ruffano Carlo Russo la richiesta per intitolare la scuola elementare di Torrepaduli a don Vito Lecci a seguito di una petizione popolare.