Lavori sulla Tangenziale Ovest, code chilometriche e imprecazioni. Soprattutto dei turisti

In pieno periodo estivo, sull’importante arteria stradale salentina che conduce a numerose località rivierasche, tanti sono i lavori di manutenzione che constringono le autovetture a procedere a passo d’uomo. Non un bellissimo spot per il Salento turistico.

La Tangenziale di Lecce, nata per smaltire e snellire il traffico all’interno della città, è diventata una vera trappola per gli automobilisti.

Meglio non prenderla se non si ha tempo da perdere in code chilometriche e si ha la necessità di raggiungere la propria meta con relativa facilità, anche passando alle strade interne della “Capitale del Barocco”.

Già, perché, almeno sul tratto Ovest dell’anello che circonda il capoluogo, dall’uscita per Monteroni all’uscita per l’ospedale “Vito Fazzi”, passando per l’importantissimo svincolo direzione Gallipoli, che consente l’innesto sulla Strada Statale 101, si può procedere solo e soltanto a passo d’uomo, con i veicoli incolonnati come formiche sotto il sole battente del primo luglio.

I lavori sono quelli tipici della manutenzione stradale; ma la domanda sorge spontanea e non è affatto retorica: bisogna aspettare proprio l’inizio della stagione estiva (e quindi turistica…) per effettuare queste attività? O c’è la speranza concreta che in futuro si possano scegliere tempi più propizi, quando, quell’arteria, è attraversata da un traffico meno invasivo?

Tante le auto di turisti e vacanzieri che, giunti sul raccordo dall’ingresso di Lecce dopo aver svoltato al termine della superstrada che collega Brindisi al Salento, si sono trovati nel pieno del caos.

Che immagine si offre da un punto di vista dell’organizzazione e dell’accoglienza a chi sceglie il nostro territorio per trascorrere le meritate ferie? Possibile che i lavori sulle strade  non si possano effettuare da ottobre a maggio, dando un’idea migliore a chi vuole visitare il Salento in tutta la sua bellezza?

Niente affatto!!! La manutenzione deve essere per forza messa a punta in pieno periodo estivo, tra luglio e agosto, con code disagi e l’idea della solita, atavica, ancestrale approssimazione.  Per non chiamarla disorganizzazione.



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