Lecce aspetta la sua cinta muraria nuova di zecca

Con il progetto di recupero e valorizzazione delle mura urbiche, la capitale del barocco sta per compiere un importante salto di qualità nel concept di città d’arte e di cultura. L’area dei lavori è situata alle spalle dell’ex carcere di San Francesco da Paola.

Una città medievale con tutti i limiti di un impianto viario vetusto ma con tutti i pregi della città storica. A Lecce si potrebbe davvero respirare aria d’altri tempi se si riuscisse a fare i conti con il passato, un passato ricco e fecondo.

In verità le novità ci sono e presto ci sarà da divertirsi grazie al progetto di recupero e valorizzazione delle mura urbiche di Lecce, quel perimetro sontuoso che insieme alla porte e al castello forma la città medievale. Lecce doveva difendersi dai pirati saraceni e dai tanti possibili invasori, ma oggi deve solo aprirsi ai forestieri e sperare di farsi invadere da “orde” agguerrite di turisti, assetati di barocco e affamati di cultura.

Con il progetto dell’amministrazione comunale si sta procedendo a rimettere in sesto le strutture secolari e ad inserirle in un circuito di visita e fruizione nuovo e rivoluzionario, magari immaginando di far percorrere a turisti e residenti i camminamenti posti in cima alle mura di cinta della città vecchia, così come previsto dal progetto stesso.

Tutta l’area del Carlo Pranzo, l’ex campo sportivo del Lecce, sarà rivoluzionata e adesso si cominciano già a vedere i primi segnali di cambiamento. Il bastione nord est della cinta, per esempio, ha cambiato colore, mentre dall’alto vi facciamo vedere come procedono i lavori da una prospettiva sensazionale, quella dell’ex carcere di San Francesco da Paola.

I tempi non saranno lunghi, assicura il sindaco di Lecce Paolo Perrone che, con gli assessori all’urbanistica e ai lavori pubblici, sta seguendo con attenzione i lavori del progetto che dovrà essere in grado di dare al capoluogo salentino una statura nuova e del tutto diversa, degna di una delle più belle città del Mediterraneo.



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