
Lecce, patrimonio Unesco? Si sa, la bellezza e la cultura, nonché la storia artistica della capitale salentina, decretata anche come “Capitale della cultura italiana 2015”, non ha niente da invidiare ad altre città italiane ed europee. La ricchezza culturale della città del Barocco, infatti, è stata soprattutto in questi anni portata al suo massimo splendore grazie alle molteplici iniziative e progetti culturali, per valorizzarne lo splendore della sua antichità e delle sue origini. Una città molto particolare e affascinante, capitalizzata e conquistata dalle più svariate culture (messapi, bizantini, romani) che hanno influenzato e portato la propria storia, attraverso la creazione di una serie di monumenti e spazi pubblici e privati unici al mondo.
Lecce, può vantare, infatti, rispetto ad altre città, di contenere al suo interno maestosità storiche rare, che senza dubbio dovrebbero essere riconosciute a livello mondiale.
Ecco perché il movimento culturale “Valore e Rinnovamento” presidiato da Wojtek Pankiewicz, continua la sua battaglia con costanza e determinazione per SALENTO AND THE BAROCCO LECCESE Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO come sito misto – Cultural and and natural sites, considerata l'unicità e la straordinarietà delle innumerevoli bellezze artistiche e naturali proposte. Il movimento continua nella sensibilizzazione nell'ambito della grande mostra fotografica di Art&Co “WONDERFUL ITALY” l'evento WONDERFUL SALENTO IN WONDERFUL ITALY. Venerdì 27 novembre 2015, alle ore 19,00, presso Art&Co Gallerie, Lecce, Via Salvatore Nahi 27.
Il programma prevede il saluto di Tiziano Giurin, Presidente Art&Co Gallerie, l'introduzione di Chiara Armillis, Responsabile del programma del nostro Movimento "Bellezza, cittadinanza attiva e bene comune" e poi gli interventi: "Il Salento, monumento a cielo aperto nel terzo millennio: l'inizio di una nuova sfida", di Giovanni Laudizi, Preside della Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento e "La nostra grande bellezza matrice di grande ricchezza", di Roberto Fatano, Presidente LAICA Libera Associazione delle Imprese e delle Professioni. Laudizzi e Fatano si uniranno all’appello di Valore e Rinnovamento, le istituzioni per Lecce e il Salento Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Il panorama salentino è provvisto di nuemrose pietre preziose, tra queste anche il “paesasggio sonoro”, che può portare un valore aggiunto all' istanza UNESCO. Il ‘paesaggio sonoro’ non è inteso sotto il profilo urbanistico, l’insieme dei suoni (intesi nella complessità del duplice concetto di suono-rumore) che è possibile rilevare in un ambiente acustico. Pankiewicz sostiene , infatti, come tale concetto "si sviluppa, invece, dalla percezione del paesaggio sonoro, della musica come strumento di lettura del territorio, tesa all’individuazione del genius loci, del legame cioè fra luogo e ispirazione artistica; si sofferma, sulla pervasività della presenza di compositori che possono diventare elemento di identità e di identificazione di un luogo e motivo di attrazione di un territorio. Facendo della “musica” il focus tematico-culturale per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio."
Il “paesaggio sonoro salentino” sarà spiegato e raccontato la sera del 27 novembre dall'ensemble “Armoniche Stravaganze”, che nasce dalla confluenza delle attività dell’ Istituto di Cultura Musicale “J.S.BACH” e l’associazione culturale AULOS, e si ripropone, attraverso un accurato lavoro di “archeologia musicale” vedendo coinvolti tutti musicisti del gruppo, e proponendo al pubblico un itinerario virtuale che vuole portare a scoprire le sonorità e i ritmi dell'Italia seicentesca. In particolare è stata definita un mappa ideale che pone il Salento al centro dell’universo artistico e musicale Europeo dell’epoca, attraverso musicisti, come Giuseppe Tricarico, Leonardo Leo, che hanno lasciato la terra natia per arricchire di “bellezza” le corti di tutta Europa.
“Armoniche Stravaganze” è composto da specialisti del repertorio di musica barocca, come il soprano Stefania Patavia, il flautista Gianluca Milanese e il clavicembalista Francesco Scarcella. L’esecuzione di brani si atterrà ad un approfondito studio della filologia e della prassi esecutiva dell’epoca. Saranno utilizzati strumenti originali dell’epoche o copie perfettamente coerenti. In particolare con questo evento si vuole portare a scoprire le sonorità e i ritmi che da Gallipoli a Vienna, da Galatina a Napoli si ascoltavano nelle corti e nei palazzi gentilizi del tempo.
La sfida da vincere non è così semplice nonostante gli sforzi delle associazioni e dell’Amministrazione comunale, ma il Salento ha tutte le carte in regola per diventare solo ufficialmente una ricchezza unica al mondo, arricchendone così il turismo e portando questa zona della Puglia a diventare una bellezza rara.