Il territorio comunale di Lecce con i suoi 238 km quadrati supera di gran lunga quello di Bari e quello di Napoli e basta sfogliare le tabelle relative alle estensioni comunali per rendersi conto che il Comune di Lecce è più grande perfino di quello di Milano.
Tra Nord e Sud di Lecce ci sono più di 20 km, insomma un comune che è quasi una provincia.
Questo significa tanto non solo sotto il profilo geomorfologico ma anche per le implicazioni economiche e turistiche che rimandano ad una vocazione metropolitana dell’area di riferimento.
Lecce è una città di 95mila abitanti che vivono su un territorio sterminato, praticamente disabitato, basti pensare che la costa, quello che una volta si chiamava quartiere litorale, dista quasi 10 km dal centro urbano. Volendo fantasticare insomma potremmo dire che tra lo stadio Via del Mare e il faro di San Cataldo potrebbe nascere una città più grande della Lecce di oggi.
Ma la prospettiva che intendiamo indagare è quella che guarda all’ipotesi di un aggregazione urbana con i comuni confinanti, oltre dieci comuni che comporrebbero anche dal punto di vista della popolazione la Lecce metropoli del futuro. Un progetto che è stato profilato da alcuni attenti osservatori locali, professionisti ed esperti di funzione pubblica, ma non ancora compreso dalle istituzioni e dalla politica, prigioniera delle sue visioni minuscole.
