Leonardo Leone De Castris, si insedia e delinea la sua idea di Procura. Motta ‘farà meglio di me’

Si è svolta nell’aula magna del Palazzo di giustizia di viale Michele De Pietro, la cerimonia di insediamento il nuovo capo della Procura di Lecce e della Direzione distrettuale antimafia, Leonardo Leone de Castris.

Un’aula magna gremita in ogni ordine di posto per dare il «benvenuto», anzi il «bentornato» a Leonardo Leone De Castris, designato all’unanimità dal plenum del Consiglio superiore della magistratura nuovo capo della Procura di Lecce e della Direzione Distrettuale Antimafia. La cerimonia di insediamento che si è svolta nel Palazzo di Giustizia di Viale De Pietro alla presenza delle più alte cariche si è svolta nel segno della continuità tra passato e futuro, tra l’eredità lasciata da Cataldo Motta e l’idea di Procura che ha in mente Leone De Castris, l’impronta che vuole dare alla sua direzione: «Una Procura ‘di prossimità’, vicina al cittadino, un ufficio che dia in ogni momento la percezione di essere un servizio per la collettività – ha dichiarato nel suo lungo discorso di fronte alla platea di cui conosceva già molti volti  – che non ceda di un millimetro nella lotta alla criminalità organizzata, ma che con la stessa importanza abbia a cuore anche la tutela dell'ambiente e della salute, visto che in Salento ci si ammala troppo, e di contrasto alla corruzione, in tutte le sue forme. Senza dimenticare che nei prossimi anni dovremo affrontare inevitabilmente anche il tema del terrorismo»
  
Prima che il nuovo procuratore capo prendesse la parola, un doveroso saluto è toccato al suo predecessore: «Leonardo è la persona adatta – ha dichiarato Cataldo Motta, visibilmente emozionatosono soddisfatto che sia stato scelto lui per questo incarico che mi ha visto per otto anni Procuratore della Repubblica di Lecce. Io ce l’ho messa tutta, lui farà più di me se non altro perché è più giovane» scherza il magistrato, in pensione.
  
Un’ultima riflessione, Leone De Castris l’ha dedicata alla ‘funzione’ di magistrato: «Abbiamo la vita e la morte delle persone in mano e questa è una cosa che noi dobbiamo sempre considerare. Non siamo il centro del mondo – ha concluso – noi siamo vincitori di concorso, non abbiamo un’investitura popolare, non dobbiamo cercare il consenso, ma cercare legittimazione perché serve alla credibilità dell’istituzione che rappresentiamo».
 

Ad aprire la cerimonia, presieduta dal presidente del Tribunale Francesco Giardino e dai giudici Gabriele Perna e Roberto Tanisi, è stato il procuratore generale, Antonio Maruccia «Questo è un giorno importante per il nostro distretto e per la giustizia – ha esordito – De Castris raccoglie l’eredità di un ufficio importante, che è stato diretto da magistrati come Sandro Stasi, Rosario Colonna e Cataldo Motta. Sono convinto che Leonardo saprà fare bene e saprà scrivere una nuova pagina alla guida dei nostri uffici, forte di altre esperienze maturate lontano da Lecce. Avrà a disposizione una squadra straordinaria di donne e uomini di grande professionalità, energie straordinarie».
 



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