Una locandina contro la violenza sulle donne, al via l’iniziativa della Asl di Lecce

Saranno distribuite capillarmente in tutti gli studi medici, le farmacie, i Pronto Soccorso e con i recapiti di riferimento cui far giungere segnalazioni o chiedere aiuto.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la violenza sulle donne è anche un problema di salute, infatti le donne che hanno subito maltrattamenti hanno altissime probabilità di sviluppare malattie organiche e psichiche.

Per questa ragione la violenza di genere rientra tra le competenze del sistema sanitario e la Asl Lecce è da tempo impegnata su questo fronte, nel qualificare e specializzare i percorsi assistenziali dei servizi interni, promuovere l’integrazione tra i servizi sanitari, socio sanitari e ospedalieri, in raccordo con i Centri antiviolenza del territorio, coerentemente con la Convenzione internazionale di Istanbul e le norme di settore nazionali e regionali.

La cornice in cui ci muove è il Modello Antiviolenza definito dalla Regione Puglia che mira alla emersione del fenomeno e a creare una rete di continuità assistenziale territoriale che accompagni la donna dal Pronto Soccorso ai Centri antiviolenza, passando per i Servizi Sociali, le Case rifugio, le Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria, fino alla costruzione di un progetto di cura individualizzato che conduca alla fuoriuscita dalla condizione di violenza.

All’interno dell’Azienda Sanitaria Locale leccese si è insediato un Tavolo antiviolenza, coordinato dalla Dott.ssa Titti De Luca e composto, oltre che da personale interno, anche dall’Ordine dei medici, dall’Ordine dei farmacisti, dall’associazione italiana Donne Medico e dalle referenti dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta. Il gruppo di lavoro ha puntato inizialmente al coinvolgimento dei medici, dei pediatri e dei farmacisti come professionisti di maggiore prossimità alle famiglie.

 

Sono infatti i medici di famiglia che hanno concrete possibilità di conoscere le storie dei singoli pazienti e dei nuclei familiari e che possono così intercettare precocemente casi di maltrattamento attraverso il riconoscimento dei segnali della violenza domestica, anche quando taciuta o negata.

Le farmacie sono i luoghi dove tutti si recano e a cui il Ministero del Lavoro, Famiglia, Affari Sociali e Pari Opportunità ha attribuito durante il lockdown – che ha acuito la violenza tra le mura domestiche – un ruolo di sentinella sul territorio.

Il Tavolo della Asl ha così definito una road map in cui la prima azione è stata la predisposizione di una locandina con il numero verde nazionale antiviolenza 1522 e i numeri dei Centri antiviolenza della provincia di Lecce, a cui far giungere segnalazioni o a cui chiedere aiuto.

Le locandine saranno distribuite capillarmente in tutti gli studi medici, le farmacie, i Pronto Soccorso degli ospedali, i Poliambulatori della provincia tramite i Distretti Socio Sanitari e le Direzioni sanitarie dei Presidi Ospedalieri.