‘La forza è tornata’, il post bellissimo di Lucia Accoto è un inno alla vita

Con un toccante post su Facebook la giornalista e scrittrice salentina Lucia Accoto ha raccontato il male che le aveva tolto ogni forza. Adesso la forza è tornata e il vulcano si è rimesso in attività…

Poi ci sono le colleghe. Quelle brave. Quelle che hanno ‘il tempo’ della notizia. Sì, il tempo. Perché le notizie sono come uno spartito, devi conoscere la loro musica, il loro richiamo, i loro tempi.

Lucia Accoto è senza ombra di dubbio una delle giornaliste più preparate del Salento, dove ‘preparata’ sta per ‘professionalmente attrezzata’. Una signora dell’informazione. Un modello, per tanti un riferimento.

Con in più il gusto per la parola, la parola che non si ferma al suo stadio di notizia, ma sale i piani fino ad arrivare a quello della letteratura. Non sono tanti quelli che scelgono di salire i gradini che portano dall’articolo al libro. Ci vuole forza, ci vuole coraggio, ci vuole talento. L’avevamo persa dai radar nell’ultimo anno e mezzo, Lucia. Ieri ha voluto spiegare a tutti il perché, in un post bellissimo su Facebook. Bellissimo perché toccante, toccante perché vero.

«Sono tornata di nuovo a scrivere. Il tumore si è preso le mie forze ed anche la parola, la voce. Non ho parlato e camminato a lungo, messa ko da un male che si è insinuato in modo silente, come se volesse ingannarmi. Poi, all’improvviso tutto è precipitato. Le mie gambe, la mia voce sono diventate immobili, rigide, marmo. Scollegata e rallentata nei movimenti ho passato quest’ultimo anno e mezzo a letto. Quando stai male vivi in una dimensione di vuoto, di stallo nel vuoto. Sputi anche l’anima in bagno, tutti i giorni, e preghi Iddio che passi in fretta. Non ho letto e scritto, tranne una volta sola. Mi mancava leggere, accendere il computer o tenere una penna in mano, ho dovuto aspettare».

Ha dovuto aspettare tanto, ha dovuto aspettare che la forza ritornasse. E le forze sono tornate. E così quei libri poggiati sul comodino hanno cominciato a parlare. I libri parlano non solo con l’inchiostro sulle pagine, ma anche con il loro profumo. Profumo di libreria, profumo di nuovo, profumo di vecchio o di naftalina quando li recuperi da qualche mobile in fondo alla stanza. Ma la forza è tornata, questo conta. È tornata come prima, più di prima.

«Mi sono isolata a mare. Ho visto sempre l’alba e il tramonto, ogni volta di una bellezza unica. E la bellezza per me sono anche i libri. Alcuni li ho voluti sul comodino. Dovevo toccarli, annusarli, sentirli accanto. Con il tempo sono aumentati e mi sembravano così belli, armoniosi e profumati. Da qualche giorno quei libri si sono sostituiti ad altri perché ho ripreso a leggere. Ho fame di romanzi, di storie. Ho fame perché riesco lentamente a togliere le forze al tumore ed a rimetterle al loro posto, nel mio fisico. I libri mi hanno aiutato ancora una volta a scrivere. E presto ci saranno novità … di penna».

Le storie più belle sono così, sono quelle difficili, sono quelle che lasciano una traccia quando le scrivi, un’impronta, un’orma.

La forza è tornata e adesso è tempo di prendere la volata. La salita è finita, c’è da correre la discesa a perdifiato. Il computer si riaccende, la penna torna tra le mani, i libri si lasciano sfogliare. Tutto torna come prima. Più forte di prima.

Bene, Lucia. Questo è quello che volevamo sentirti dire.



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