La Camera Amministrativa distrettuale di Lecce, Brindisi e Taranto, associazione che riunisce gli avvocati amministrativisti delle tre province pugliesi, ha rinnovato il proprio Consiglio direttivo eleggendo per il prossimo biennio gli avvocati Luigi Quinto, Luciano Ancora, Laura Astuto, Giuseppe Durano, Stefania Leuci, Giuseppe Misserini, Valeria Pellegrino, Giorgio Portaluri, Rebecca Santoro, Gabriella Spata e Francesco Tuccari.
Il Consiglio ha eletto alla carica di Presidente Luigi Quinto, che sarà affiancato dalla Segretaria Rebecca Santoro e dal Tesoriere Giorgio Portaluri.
Il neo Presidente, a nome dell’intero Consiglio, ha dichiarato che l’obiettivo della Camera Amministrativa per il prossimo biennio non sarà solo quello di garantire l’offerta formativa e di aggiornamento professionale in favore degli avvocati specialisti, ma di rafforzare la collaborazione con gli enti locali e le istituzioni, promuovendo occasioni di confronto e approfondimento sui temi di maggiore attualità che interessano trasversalmente i diversi apparati della pubblica amministrazione, ed il rapporto di quest’ultima con i cittadini.
“Non è semplice nella realtà attuale l’opera dell’Avvocato, così come non lo è quella dei Giudici”, ha dichiarato Quinto nel suo primo intervento nella veste di Presidente della Camera Salentina nel Congresso dell’Unione Nazionale degli Avvocati Amministrativisti – svoltosi a Bari.
“Il riferimento non è tanto alla definizione di Bauman della società liquida e fluttuante, che si traduce nel mondo del Diritto statuale in una legislazione carente nella sostanza e confusa nella forma. Quanto, piuttosto, alla conflittualità tra Ordinamenti, con il venir meno del ‘fair play’ istituzionale”. Con specifico riferimento all’incidenza del Diritto amministrativo rispetto alle “inadempienze” della P.A. che ledono il cittadino, l’Avvocato Quinto si è soffermato sui temi attuali delle concessioni demaniali e delle regole sull’emigrazione, richiamando la primazia del Diritto Unionale nella “globalizzazione delle tutele”.
“L’auspicio degli Avvocati – ha concluso – e più in generale degli operatori del diritto, è quello della certezza del quadro giuridico di riferimento. Solo così il difensore potrà assolvere il suo compito istituzionale della difesa del cittadino, concorrendo ad attuare quella “lotta per il diritto” secondo la insuperata definizione di Rudolf Jhering”.