La vicenda dei lavoratori di Lupiae Servizi, società partecipata dal Comune di Lecce, torna alla ribalta. I sindacati salentini Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, da tempo impegnati nella tutela dei diritti dei dipendenti, tornano a incalzare l’Amministrazione comunale e la società stessa, chiedendo con forza il ripristino delle 40 ore settimanali e il ritorno al contratto collettivo nazionale del commercio.
Negli ultimi anni, i lavoratori di Lupiae Servizi hanno visto ridursi l’orario lavorativo a 36 ore settimanali e subire un cambio di contratto collettivo, con conseguente riduzione delle tutele e delle retribuzioni. Un accordo, questo, siglato cinque anni fa per evitare il fallimento della società, ma che è scaduto a dicembre scorso.
Le organizzazioni sindacali ritengono che sia giunto il momento di ripristinare le condizioni lavorative precedenti all’accordo. “È da tempo ormai che chiediamo non solo la reintroduzione delle 40 ore ma, soprattutto, il ripristino del Contratto collettivo del Commercio”, dichiarano i segretari generali provinciali Daniela Campobasso, Marcello Frassanito e Antonella Perrone.
I sindacati sottolineano come il sindaco Adriana Poli Bortone, quando era all’opposizione, avesse già espresso la sua disapprovazione per il cambio di contratto collettivo. Ora, alla guida dell’Amministrazione, i sindacati si aspettano un intervento deciso per sostenere le loro richieste.
La vicenda di Lupiae Servizi si presenta come un classico esempio delle tensioni tra le parti sociali all’interno di una realtà locale. I sindacati, forti del sostegno dei lavoratori, chiedono un intervento deciso da parte dell’Amministrazione comunale per garantire migliori condizioni lavorative. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e capire se il Comune di Lecce riuscirà a trovare una soluzione che soddisfi le richieste dei lavoratori e, allo stesso tempo, garantisca la sostenibilità economica della società.