
Chi non ha mai sperato almeno una volta, da bambino, di svegliarsi la mattina sapendo di non dover andare a scuola? I desideri, a volte, si possono avverare, anche se sono legati al maltempo che costringe a tenere le porte degli istituti chiusi. Le allerte meteo sono una cosa seria e di fronte a un bollettino colorato di “arancione” può accadere che molti comuni scelgano di firmare delle ordinanze di chiusura degli istituti per una questione di sicurezza.
Immancabilmente, con l’arrivo del maltempo, si scatena la caccia ai comunicati ufficiali per informare le famiglie della scelta, spesso accompagnata da una valanga di messaggi “falsi” che circolano sui social network. È accaduto in queste ore dopo l’ultimo aggiornamento del meteo che, stando alle previsioni, non promette nulla di buono. Così a Nardò, Minervino di Lecce, Tricase, Copertino, Casarano, Spongano, Ruffano, Castro e in altri paesi del Salento le lezioni saranno sospese per un giorno a scopo cautelativo.
La notizia della chiusura delle scuole diventa virale in pochi minuti, condivisa da genitori ansiosi e studenti speranzosi, ma attenzione ai messaggi che circolano su whatsapp e sui social network! “Le scuole sono chiuse!”, “No, sono aperte!”, “Il sindaco ha appena firmato l’ordinanza!”. Una girandola di informazioni contraddittorie che genera confusione e, non di rado, qualche sana dose di ansia. “Ho sentito dire…”, “Un mio amico ha detto…”, “C’è un messaggio che gira…”. E così, da un’indiscrezione all’altra, si costruisce una sorta di romanzo popolare, dove ogni dettaglio viene amplificato e trasformato.
A Maglie, ad esempio, è dovuto intervenire il primo cittadino, Ernesto Toma, per smentire la notizia, circolata da telefono a telefono, della chiusura degli istituti della città. “Non è un’ordinanza quanto sta circolando in rete. Non è stata firmata dal sottoscritto il quale avrebbe comunicato anticipatamente ai Dirigenti Scolastici la eventuale chiusura degli Istituti!” si legge sulla pagina facebook del Sindaco che promette di sporgere denuncia contro chi ha diffuso il messaggio fake.
Leggendo i commenti non tutti sembrano essere d’accordo. Qualche genitore ha risposto che, con o senza ordinanza, non manderà la figlia a scuola, qualcun altro chiede i motivi della scelta, considerando la decisione dei comuni limitrofi. Qualcun altro, con educazione e non, invita il Sindaco a ripensarci.
Come riconoscere una fake news
Come comportarsi allora in caso di allerta meteo e scuole chiuse? È bene consultare sempre le fonti ufficiali: siti web dei comuni e pagine Facebook istituzionali sono affidabili. Un altro consiglio è quello di non dare credito ai messaggi non verificati. Chiunque può creare un’immagine o un testo falso e condividerlo sui social.
Le decisioni sulla chiusura delle scuole vengono prese valutando attentamente la situazione e informando tempestivamente la cittadinanza.
La diffusione di notizie false è un comportamento irresponsabile, che può creare allarme e disagi. Informiamoci correttamente e con spirito critico, evitando di farci prendere dal panico o dalla “speranza” di una giornata di scuola in meno.