‘Mancata cartella esattoriale’. Equitalia costretta a pagare 3mila euro

I giudici della CTP di Lecce hanno accolto il ricorso di un contribuente, difeso dall’avvocato Maurizio Villani, condannando così Equitalia a risarcire le spese di giudizio calcolate in oltre 3 mila euro. L’Agenzia delle Entrate non avrebbe notificato alcun avviso.

Arriva una nuova sentenza sfavorevole per l’Agenzia delle Entrate da parte della Commissione Tributaria di Lecce: i giudici tributari, infatti, hanno annullato l’estratto di ruolo pari a 13mila 442 euro notificato ad un contribuente perché non preceduto dalla cartella esattoriale.
 
La notizia è stata diffusa dallo “Sportello dei Diritti” che precisa come durante la causa, è stato proposto autonomo procedimento per  “querela di falso” innanzi al Tribunale civile di Lecce, il cui collegio ha accolto l’istanza del contribuente che è riuscito a dimostrare che nessun avviso di accertamento o cartella esattoriale era stata notificato in precedenza nonostante l’ufficiale della Polizia Municipale incaricato dal Comune di Lecce avesse erroneamente attestato che “non vi era abitazione, ufficio o azienda del contribuente” all’indirizzo di residenza anagrafica risultante anche dal certificato storico rilasciato dallo stesso comune.
 
Di conseguenza, i giudici della CTP leccese, appurata l’inesistenza della notifica, hanno accolto in toto il ricorso predisposto dall’avvocato Maurizio Villani, condannando così l’agente della  riscossione Equitalia alle spese di giudizio calcolate in 3mila euro oltre accessori, oltre al rimborso del contributo unificato.
 
“L’importanza della decisione – sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’ –  sta nel fatto che il contribuente deve sempre controllare se le notifiche sono avvenute in modo regolare cosicché in caso negativo avrà la possibilità di agire per tutelare le proprie ragioni”.



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