Mangiano funghi e rimangono intossicati. La Asl «fate attenzione»

Quattro persone sono rimaste intossicate e sono finite in ospedale per aver mangiato il fungo Boletus pulchrotinctus.

Si tratterebbe del fungo “Boletus pulchrotinctus”.Negli ultimi giorni quattro persone sono rimaste intossicate e sono finite in ospedale per aver consumato il fungo sia crudo che cotto.

E’ autunno, il clima è umido per le prime nebbie e le piogge, i boschi e le macchie mediterranee del Salento, come da copione,  si riempiono di appassionati che si cimentano nella raccolta di funghi spontanei, squisiti ingredienti per la nostra cucina tradizionale.
Purtroppo, però, spesso questa consuetudine per qualcuno si trasforma in uno stato di grave malattia che porta al ricovero ospedaliero e talvolta alla morte. Tutto questo a causa della superficialità e del mancato parere di esperti micologi.

Il clima di questi giorni ha portato alla notevole “fioritura”di funghi della specie “Boletus pulchrotinctus” che da ignari raccoglitori viene scambiato per “porcino”. Boletus pulchrotinctus, scientificamente ha una commestibilità incerta e, a scopo puramente precauzionale, dovrebbe essere considerato non commestibile in quanto sospettato di possedere un certo grado di tossicità. Pur se da qualcuno è stato comunque consumato,  dopo cottura, senza danno.  In realtà si tratta di un fungo molto tossico se consumato crudo, della tossicità incostante se cotto.

Nell’ultima settimana quattro malcapitati sono stati intossicati e sono stati ricoverati presso il Presidio Ospedaliero di Copertino, dopo aver consumato il fungo sia crudo che cotto.

Alla luce di quanto accaduto la Asl  Lecce raccomanda la popolazione di non consumare funghi crudi di nessuna specie e comunque di farli controllare prima del consumo dal Centro di Controllo Micologico della ASL di Lecce.
Il C.C.M. è un’articolazione del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN)-Area Nord, diretto dal Dott. Roberto CARLA’, del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Lecce ed è  ubicato a Lecce in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam I° piano stanza 66.
Il Centro è aperto al pubblico, per il servizio di riconoscimento fungino, dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, mentre per qualsiasi altra informazione inerente la materia si può telefonare al numero 0832/215392 – fax 0832/215398.    



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