Il Papa chiama un leccese al posto di Becciu. Rivoluzione in Vaticano. Arriva Semeraro.

Papa Francesco ha nominato monsignor Marcello Semeraro nuovo prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Succede al cardinale Giovanni Angelo Becciu che ha rinunciato all’incarico il 24 settembre scorso.

Papa Francesco non perde tempo e assesta un colpo decisivo alla vicenda che sta tenendo banco da settimane in Vaticano e in tutto il mondo. Oggi, infatti, il Santo Padre ha nominato il vescovo leccese Marcello Semeraro a capo della Pontificia Congregazione per le Cause dei Santi, al posto del dimissionario Angelo Becciu, spodestato dal suo altissimo ruolo e spogliato della porpora cardinalizia.

Marcello Semeraro, nativo di Monteroni di Lecce, sarà quindi in un ruolo apicale nella Chiesa Romana, dopo essere stato per 16 anni a capo della diocesi di Albano Laziale. Semeraro fu ordinato vescovo nel 1998 dall’allora arcivescovo di Lecce Cosmo Francesco Ruppi e andò a guidare la piccola diocesi di Oria, prima di essere spostato, 6 anni dopo, alle porte di Roma.

Il vescovo Semeraro, docente universitario di Ecclesiologia, è considerato uno dei più importanti teologi al mondo ed è particolarmente stimato da Papa Francesco che già da arcivescovo di Buenos Aires aveva legato con il vescovo salentino, in qualità di prezioso e strategico collaboratore.

Ora per il vescovo leccese, 73 anni a dicembre, si attende anche la creazione a cardinale. Sarebbe il quarto per la provincia di Lecce, insieme ai cardinali De Giorgi da Vernole, De Donatis da Casarano e Filoni da Galatone. Un record assoluto in Italia, in Europa e nel mondo.

Mons. Seccia: “La Chiesa di Lecce gioisce con lui e per lui”

«Il nostro “don Marcello” è stato sempre legato alla sua diocesi di origine, alla sua Chiesa madre e, sebbene il Signore lo abbia chiamato a lasciare la sua terra natia, ha sempre ricordato con gratitudine e riconoscente apprezzamento le sue radici. Proprio domenica scorsa ho avuto la gioia di incontrarmi con lui e gli ho rinnovato non solo il mio personale affetto, ma soprattutto la gratitudine di un’intera diocesi che lo ha sempre stimato e accompagnato nei diversi ministeri che ha svolto» ha dichiarato l’Arcivescovo di Lecce dopo la notizia.

«Ancora oggi – ha ricordato Mons. Seccia –  i nostri sacerdoti lo ricordano come professore e maestro di vita, uomo di profonda cultura, intensa spiritualità e franca amicizia. A Lecce, da vicario episcopale ai tempi di Mons. Ruppi (prezioso il lavoro di don Marcello nel preparare e organizzare la visita di San Giovanni Paolo II nel settembre del 1994), il pastore che lo ha consacrato vescovo e in qualità di primo direttore dell’istituto Superiore di Scienze Religiose, ha lasciato una traccia indelebile in molti cuori. Nella nostra regione Puglia è stato apprezzato nei suoi diversi incarichi accademici a Molfetta, prima di essere nominato vescovo di Oria».

«Di vero cuore auguro a don Marcello di continuare a servire il Signore in questo importante ministero a cui oggi è stato chiamato, nella certezza che saprà svolgere il suo compito di Prefetto con generosità e competenza. Oggi – ha concluso –  la Chiesa di Lecce gioisce con lui e per lui, mentre gli assicura che non mancherà uno speciale ricordo nella preghiera».



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