Marcia contro il bullismo, genitori e studenti in coro ‘se sei vittima non avere paura!’

Solidarietà al piccolo di origini africane preso di mira per il colore della pelle, ma anche occasione per invitare chiunque sia vittima di bullismo a non avere paura. E’ questo il senso della marcia organizzata da alcuni genitori della scuola media Galateo di Lecce.

Un dodicenne costretto a stendersi sui binari delle Ferrovie Sud Est che attraversano Galatone e diventato l’obiettivo mobile di un crudele tiro al bersaglio con un fucile ad aria compressa, impugnato da quelli che definiva «amici». E ancora… le botte e le minacce subite per giorni da un ragazzino di appena 11 anni nei bagni o nel parcheggio della scuola. La sua colpa? Quella di avere un colore della pelle diverso. E come dimenticare quanto accaduto a Campi Salentina, dove un tredicenne con problemi psichici fu legato a un cancello e costretto a fumare uno spinello mentre i suoi compagni gli urinavano addosso e filmavano divertiti l’accaduto.
 
Sono tutti episodi di violenza che hanno occupato le prime pagine dei giornali locali nell’ultimo periodo. Accanto al titolo un’unica parola: Bullismo.  Vederla scritta a caratteri cubitali rende l’idea di come gesti simili e spesso inspiegabili possano rimanere avvolti nel silenzio senza il coraggio delle vittime e dei genitori che con forza denunciano l’accaduto. Per questo bisogna alzare la voce come hanno fatto oggi un gruppo di mamme e papà degli alunni che frequentano la scuola media “Galateo”, nel rione Santa Rosa che hanno dato vita ad una marcia anti-bullismo organizzato in collaborazione con "Mabasta" (il progetto del Galilei-Costa di Lecce per la nascita di classi "debullizzate" finito anche su Striscia la Notizia).
 
L’obiettivo semplice quanto nobile era quello di dimostrare che i «bulli» sono in minoranza. Il corteo è iniziato quando le lancette dell’orologio avevano segnato da poco le 14.00 dal Foro Boario a Lecce. Tra i presenti anche la mamma del ragazzino di 11 anni, malmenato perché “nero”. «Con questa manifestazione – ha spiegato – vogliamo dire ai ragazzi che non devono avere paura di denunciare gli atti di bullismo ai genitori o agli insegnanti. Vogliamo dire loro che non sono soli e che non devono avere paura».
 
Nel corso del corteo, infatti, sono stati distribuiti alcuni segnalibro, con su scritto: «Stoppa il bullismo. Parlane ai tuoi, a scuola e con chi vuoi. Se sei vittima di bullismo, manda un messaggio al numero verde dedicato del Ministero dell’Interno 43002. Non farti schiacciare dalla paura».



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