‘Due vite’, Marco Mengoni vince la 73esima edizione del Festival di Sanremo

Marco Mengoni vince la 73esima edizione del Festival di Sanremo 2023 con la canzone ‘Due vite’. Al secondo posto Lazza.

Con la canzone ‘Due vite’, Marco Mengoni vince la 73esima edizione del Festival di Sanremo 2023 superando la concorrenza di Ultimo (4°), Tananai (5°), Mr Rain (3°) e Lazza (2°).

Gli altri premi

Il premio della critica ‘Mia Martini‘ e della Sala stampa ‘Lucio Dalla‘ vanno a Colapesce e Di Martino con la canzone Splash. Il premio ‘Sergio Bardotti‘ per il miglior testo va a Coma Cose con ‘L’addio’. Il premio ‘Giancarlo Bigazzi’ per la migliore composizione musicale va a Marco Mengoni.

Le 5 canzoni in finale

Dopo 5 giorni di gara erano andate in finale 5 canzoni:

– ‘Alba’ di Ultimo;
– ‘Tango’ di Tananai;
– ‘Cenere’ di Lazza;
– ‘Due vite’ di Marco Mengoni;
– ‘Supereroi’ di Mr Rain.

É stato un super festival, lo dicono i numeri

La 73esima edizione del Festival di Sanremo è stata l’edizione dei record. Polverizzati tutti i numeri in termini di pubblico, ascolti televisivi, visualizzazioni sulle piattaforme internet e sui social. È stato certamente il festival di Amadeus, giunto alla sua quarta direzione artistica. È stato il festival del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d’onore della prima serata. È stato il festival della lettera agli Italiani del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. É stato il festival di Roberto Benigni e del suo monologo sulla Costituzione Italiana. È stato il festival di Albano, Massimo Ranieri e ovviamente di Gianni Morandi, impegnati in un trio che ha emozionato gli italiani. È stato il festival di Gino Paoli e dell’omaggio alla sua carriera. È stato il festival di Chiara Ferragni, Paola Egonu,  Francesca Fagnani e Chiara Francini. È stato il festival delle polemiche politiche su cui Fedez – appassionato artefice di un bacio hot con Rosa Chemical nell’ ultima serata davanti ad una sbalordita e divertita Chiara Ferragni – non ha smesso di soffiare. È stato il festival della rabbia di Blanco e della scenografia dei fiori distrutta a calci per un errore di funzionamento dell’audio in cuffia. Come sempre si è trattato di un carrozzone popolare che ha coinvolto il pubblico che si è rispecchiato nell’evento di cultura popolare nazionale più atteso dell’anno. E adesso già si parte con il toto nomine per l’edizione 2024, anche se Amadeus sembra essere destinato a non lasciare il comando di una macchina da guerra musicale e commerciale.



In questo articolo: