
Paolo Giordano in un bellissimo libro intitolato ‘Il corpo umano’ ha raccontato, in maniera unica, quello che certamente ha provato il caporal maggiore scelto salentino Paolo Pascali, quando nel 2013 restò vittima di un attentato in Afganistan. Il silenzio interminabile che precede l’esplosione dell’ordigno lanciato contro il mezzo su cui stai viaggiando nella tua missione di peacekeeping. Gli attimi di terrore, di paura, di panico. Lo sconforto nel vedere i tuoi colleghi che non ci sono più, l’amara felicità d’averla fatta franca sapendo che la tua vita d’ora in avanti non sarà più la stessa, non sarà più quella di prima. Poi il tempo passa e la vita che ci ‘infilza’ tutte le sue cose.
Sono passati sei anni, ma ieri Paolo Pascali li ha rivissuti tutti d’un fiato nel palazzo della Prefettura di Lecce, dove la padrona di casa, Maria Teresa Cucinotta, lo ha insignito della medaglia d’oro concessa dal Presidente della Repubblica quale vittima del terrorismo.
La cerimonia si è tenuta durante la celebrazione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate alla presenza di autorità civili e militari.
Ad essere insignito del prestigioso riconoscimento, come detto, il Caporal Maggiore Scelto Paolo Pascali, originario di Caprarica di Lecce, effettivo all’82° Reggimento Fanteria “Torino” di stanza a Barletta, reparto dell’Esercito Italiano dipendente dalla Brigata Meccanizzata “Pinerolo”.
Pascali fu gravemente ferito nell’aprile 2013. L’attentato avvenne nel distretto di Shindand, centro della provincia occidentale di Herat in Afghanistan dove, durante una ricognizione per stabilire contatti con la popolazione locale, un ordigno artigianale improvvisato esplose al passaggio della pattuglia colpendo il mezzo blindato “Lince” sul quale il militare viaggiava insieme ad altri colleghi.
Alla cerimonia di consegna dell’onorificenza hanno partecipato anche gli studenti della scuola “Principe di Piemonte” di Maglie che hanno voluto omaggiare il militare attraverso una piece teatrale in cui hanno interpretato i ruoli del caporale stesso e di una giornalista in una sorta di intervistà-verità che, ripercorrendo i momenti drammatici dell’attentato ha evidenziato il coraggio ed il senso del dovere che caratterizzano i soldati dell’Esercito Italiano e, più in generale, gli appartenenti a tutte le Forze Armate.
Accanto al Caporal Maggiore Scelto, il sindaco di Caprarica di Lecce Paolo Greco che ha portato al militare i saluti, le congratulazioni e l’affetto della cittadina salentina.