Un gesto cavalleresco alla città di Lecce. Parla il presidente di ANAC Lecce

Il luogotenente Pasquale Paladini, presidente della sezione leccese di dell’Associazione Arma di Cavalleria, spiega il valore del monumento che sarà inaugurato venerdì 29 settembre tra viale Grassi e viale della Repubblica

“È un dono alla città e a un quartiere di periferia, per dare centralità e nuovo ruolo ad uno spazio fisico privo di identità.
Il monumento che Anac e Scuola di Cavalleria andranno ad inaugurare venerdì prossimo, nell’ambito delle solenni celebrazioni per i duecento anni della Cavalleria italiana, serve a colmare un vuoto e a ridisegnare il profilo estetico di un asse viario fondamentale che lega il versante jonico della provincia alla città capoluogo.” Parola del luogotenente Pasquale Paladini che alla vigilia della presentazione del monumento di pace che sarà benedetto dal vescovo di Lecce Michele Seccia, spiega il significato dell’opera pubblica, sorta dal basso per intuizione di un professionista leccese di nome Alfredo Foresta e per volontà dei vertici della Scuola di Cavalleria.

“Un’opera architettonica – commenta il luogotenente- che trasforma una rotatoria in un luogo di partecipazione in una piazza moderna che reinterpreta lo spazio, conserva la memoria, stimola la socialità.

Il cerchio, la sfera, l’ovale e il cielo si svelano al movimento della luce, mentre, all’ombra del cipresso, l’onore dei cavalieri si allinea nel solco dei carri, che oggi si armano con messaggi di pace.
Una metafora della vita, conclude Paladini, dove l’impronta mai doma risponde “Presente” all’Amor di Patria, edifica il futuro, educando lo spirito dei giovani e di chi, in deferente rispetto, vorrà omaggiarla di un saluto”.